La Stampa - Consultazione Archivio

«Mi riuwicinò a Dio» «Mi riuwicinò a Dio» Manfredi: parlandogli non ho smarrito la fede CITTA' DEL VATICANO. In piazza San Pietro, ieri sera, per il ventennale dell'elezione di Karol Wojtyla c'era anche Nino Mafredi. L'attori; ha detto di «adorare» il Papa, e ha fatto delle confidenze inedite. «Mi ha invitato anni fa alla lettura della sua commedia, "la Bottega dell'Orefice", e quando ho chiesto al monsignore che mi aveva telefonato quali altri attori erano presenti mi rispose: nessuno». Come era la commedia ? «Mi era parsa abbastanza noiosa. Oliando finì, tutti i politici presenti si alzarono dicendo quanto era meravigliosa, e perché non aveva continuato a scrivere, e cosi via. Io mi defilavo, cercavo di non farmi vedere. Ma il Papa, impassibile, si girò verso di me e chiesi!: e Lei non dice niente»? Che cosa rispose ? «Mi sentii gelare. Santità - risposi - avere un Papa che ha scritto tli teatro mi sembra un grande passo in avanti da quando gli attori venivano sepolti fuori delle mura perché si diceva che parlavano con la voce del diavolo. Mi sembrava inutile fare una critica a un'opera prima giovanile. Poi l'ironia prevalsi;: Santità, dissi, comunque si tenga caro 'sto posto perché come commediografo non diventava cosi importante. Karol Wojtyla rise di cuore e mi abbracciò». Nino Manfredi però ci tiene a sottolineare il rapporto di grande devozione che ha nei confronti del Pontefice: «Lo amo molto; perché mi ha salvato da tanti guai, mi ha insegnato tanti; cose, e soprattutto a trasformare il dolore in amore. Oliando l'ho incontrato è stata una delle poche volte che mi sono emozionato. Lo adoro». L'ha incontrato a tu per tu? «Sì, e gli ho detto che cominciavo a dubitare dell'esistenza di Dio. Ero pieno di problemi e di guai. Mi ha tenuto per un'ora, insieme, a parlare dei guai che mi tormentavano. Alla fine mi disse: non ti preoccupare, pregherò io per te. Santità, risposi, con una raccomandazione come la sua vado subito in Paradiso». [m. tos.]