Un decalogo per togliere le insidie sulla favola di F. Man.

Un decalogo per togliere le insidie sulla favola Dall'Ue campagna di educazione alimentare Un decalogo per togliere le insidie sulla favola I consigli per conservare i surgelati e non usare i prodotti a rischio BRUXELLES DAL NOSTRO CORRISPONDENTE L'Europa entra in cucina, per battere un nemico insidioso, nascosto tra la carne cruda, i barattoli di conserve sott'olio lasciati ad ammuffire e le verdure cotte da troppo tempo. Un nemico che spesso provoca intossicazioni alimentari e talvolta mette a rischio addirittura la vita di chi non segue norme igieniche, elementari ma precise, quando prepara o conserva cibi. E le cronache di questi giorni, del resto, tra avvelenamenti da funghi e la tragica morte di un bambino che aveva mangiato un gàteau di patate preparato con ingredienti guasti, ci ricordano come il pericolo sia sempre in agguato. Proprio sulla sicurezza alimentare la Commissione europea ha deciso di lanciare una campagna d'informazione che, senza creare allarmismi, serva però a rendere più coscienti i consumatori di quello che arriva sulla loro tavola o di quello che conviene mangiare quando si va a pranzo fuori, alla mensa aziendale come al ristorante. «I consumatori sono inquieti sulla sicurezza dei prodotti alimentari - spiega Emma Bonino, che come Commissario europeo responsabile proprio dei consumatori ha lanciato l'iniziativa -; hanno dei dubbi e non sanno sempre a chi chiedere per risolverli. Io voglio che tutti siano coscienti del fatto che la sicurezza dei prodotti alimentari non dipende da un solo anello della catena alimentare, ma deriva da uno sforzo costante di tutte le parti in causa, dai produttori ai consumatori». E ai consumatori si indirizza appunto il «decalogo» della sicurezza alimentare che verrà propagandato con modalità differenti in ciascun Paese europeo: si va dai consigli banali, ma forse necessari, sulla necessità di conservare i surgelati alla temperatura indicata sulla confezione, a suggerimenti per addentrarsi meglio nella giungla delle etichette, come il fatto che su ciascuna confezione gli ingredienti devono esse¬ re elencati in ordine decrescente. «Così - spiega ancora Emma Bonino • se sull'etichetta di un panettone vediamo scritto: farina, zucchero e acqua, sapremo che è migliore di uno che elenca: farina, acqua e zucchero». Per la Commissaria, infatti, le norme che servono a proteggere i consumatori possono arrivare fino a un certo punto, poi le regole europee devono cedere il passo a un'educazione alimentare che non può essere imposta da nessuno ma deve venire diffusa capillarmente, come questa campagna cercherà di fare. «Un esempio? - spiega ancora la Bonino - Quando si taglia il pollo crudo bisognerebbe lavare immediatamente coltello e tagliere per evitare un possibile contagio da salmonella, che può estendersi con rapidità anche ai cibi cotti; ma certo, quando si è in cucina non c'è norma che tenga, bisogna che diventi un'abitudine». La campagna d'informazione, che in Italia partirà il 14 novembre, è diversa da Paese a Paese, ma ha il comune denominatore di essere organizzata in ogni caso dalle associazioni nazionali dei consumatori. In Gran Bretagna, ad esempio, si è scelto di puntare tutto sulle scuole, visto che oltre l'80% dei ragazzini britannici che hanno compiuto 11 anni mangia a scuola una volta il giorno; la Francia invece ha scelto di affidarsi per il messaggio al canale della grande distribuzione. In Italia i responsabili della campagna hanno scelto una via di mezzo: a novembre partirà un'iniziativa nelle scuole che coinvolgerà tutti i ragazzi delle medie inferiori e del primo biennio delle superiori. In ogni classe sarà diffuso un kit che spiega in modo approfondito le dieci regole della sicurezza alimentare e cartoline che potranno essere compilate dagli alunni per partecipare a un'inchiesta sui loro comportamenti nazionali. Ma anche la grande distribuzione darà una mano all'iniziativa. Autogrill, Coop e McDonald's hanno già aderito, per il gennaio '99, a un «Mese della sicurezza alimentare». [f. man.]

Persone citate: Bonino, Emma Bonino

Luoghi citati: Bruxelles, Europa, Francia, Gran Bretagna, Italia