Il Valicano tenta di stoppare D'Aldilà

Il Valicano tenta di stoppare D'Aldilà Sul quotidiano Avvenire dure critiche all'«esponente ex comunista»: «La via più disinvolta per il potere» Il Valicano tenta di stoppare D'Aldilà Ma i cattolici di Ppi e Udr cercano di mediare ROMA. Erano i primi giorni del 1945, il compagno Ercoli circolava di nuovo col suo vero nome e dal Vaticano arrivò una proposta impegnativa: le interesserebbe incontrare il Papa? Palmiro Togliatti, quella volta, fece il gran rifiuto e rinunciò al vis-à-vis con Pio XII. Altri tempi: da anni Massimo D'Alema vorrebbe incontrare Papa Wojtyla e non ci riesce. Una spina nel fianco che in queste ore è tornata a pungere: da due giorni da Oltretevere si fa sapere in tutte le maniere che l'uomo di Botteghe Oscure non va bene. Giovedì, alle prime avvisaglie, gli ambasciatori di Camillo Ruini lo hanno fatto sapere in via informale al Capo dello Stato e a Francesco Cossiga. Poi, nel primo pomeriggio, è stato deciso un fuoco di sbarramento preventivo e alla luce del Sole: la pubblicazione su Avveri ire di un corsivo - uscito ieri - fortemente critico, titolato «La via più disinvolta per il potere». Vi si leggono espressioni pesanti: D'Alema è semplicemente «un esponente ex comunista», il suo tentativo attenterebbe alla «credibilità complessiva della trasparenza» e quanto a Cossiga e Mastella, le loro sono «scorribande da un polo all'altro» in «spregio del mandato elettorale». Ma il monito del Vaticano - ecco la sorpresa - sembra esser caduto nel vuoto. Rocco Buttiglione e l'ex direttore di Avvenire Guido Folloni per due giorni di seguito haiuio avuto colloqui riservatissimi con l'entourage di Ruini, ieri mattina hanno riferito a Cossiga, ma sta- volta il non possumus d'Oltretevere non ha lasciato segni visibili. E sembra appartenere per davvero ad un'altra èra la scomunica lanciata nel 1959 dal Sant'Uffizio, presieduto dal cardinale Alfredo Ottaviani nei confronti dei socialisti, «im intervento che di fatto ebbe l'effetto di ritardare di due aiuii l'avvio del centro-sinistra», come ricorda il presidente dei senatori Cdd Francesco D'Onofrio. Certo, con la la fine della De, la Chiesa ha perso influenza sulla politica italiana e al riguardo le parole più interessaanti finisce per pronunciarle Rocco Buttiglione. Proprio lui che del Papa è amico, ieri pomerig¬ gio seduto ad un tavolo del caffè Giolitti si esprimeva così: «Oltretevere non vogliono un governo di centro-sinistra? Ma Prodi non è stato eletto con i voti delle parrocchie? Chi, allora, fece una scelta diversa è stato contrastato quasi fosse un reprobo. Vorremmo capire e non sempre è facile... Ma quando non si capisce la coerenza ad un richiamo, si dice: pazienza, siamo figli ubbidienti di Santa Madre Chiesa». E se Rocco, figlio ubbidiente di ascendenze cielline, non capisce la sua Chiesa, anche l'altra faccia del cattolicesimo, la Rosy Bindi che viene dall'Azione cattolica, ha una reazione simile. Anche lei, nel primo pomeriggio, sorseggia im caffè in uno dei tanti bar attorno a Montecitorio, la «Caffettiera». Onorevole, ha letto Avvenire'! «No, cosa )ia scritto?». Che D'Alema non de- ve andare a Palazzo ('bigi... La Bindi allarga le braccia e resta in silenzio. C'è imbarazzo nel Ppi o anche irritazione, come spiega Lapo Pistelli, giovane deputato popolare di Firenze: «Avvenire? Siamo molto arrabbiati. Per due anni e mezzo hanno criticato Prodi e ora che e caduto scoprono die stanno arrivando i bolscevichi. E' possibile?». E hi effetti l'atteggiamento seguito da Ruini e. dal Vaticano nei confronti dell'Ulivo ha avuto un percorso oscillante. Nei primi giorni della campagna elettorale del 1996 le propensioni della gerar¬ chia pendevano verso il Polo, poi il colpo di scena. Rivelatore 0 racconto della campagna elettorale che si e svolta in uno dei collegi a più alta densità cattolica di tutta Italia, quello che dal Policlinico Gemelli di Roma arriva tino a Primavalle: «Ricordo benissimo - racconta il portavoce di An Adolfo Urso - che a metà campagna elettorale mi chiamò Fini e mi disse: i sondaggi dicono che il tuo collegio è in pericolo. Da quel giorno iniziai a battere conventi, ospizi, case di cura. Trovai porte aperte, la rimonta era conclusa, quando il giovedì prima del voto, mi arrivo una telefonata: in tutti gli ambienti cattolici è arrivato l'ordine di votare Ulivo». Nel coreo degli ultimi 20 mesi il cardinali' Rubli ha ricollocato Avvenire, l'ha impegnata in un'aspra polemica contro il Ppi e ora si attende al varco l'asse Cossiga-Marini E non e un caso che il Picconatore abbia l'atto sapere a D'Alema di volere per l'Udr il ministero delle Pubblica Istruzione. Obiettivo? «La parità scolastica», dice Buttiglione, che Cossiga vorrebbe proprio in quel ministero. «In questa vicenda potrebbe consumarsi un paradosso - sostiene Agazio Loiero, vicepresidente dell'Udì' -, Così coine Moro scelse per le larghe intese Giulio Andreotti, l'uomo più a destra nella de, nella stessa maniera la Chiesa potrebbe scoprire che le soddisfazioni negati; dal cattolico Prodi, potrebbero arrivare da Massimo D'Alema». habio Martini Il card. Camillo Ruini

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