Posta del cuore, Marini s'arrabbia e lascia

Posta del cuore, Marini s'arrabbia e lascia Da domenica parte il nuovo programma della Guzzanti, con Valeria per una sola puntata Posta del cuore, Marini s'arrabbia e lascia Freccerò: «Era troppo star» NAPOLI DAL NOSTRO INVIATO Scontro a distanza tra il direttore di Raidue Carlo Freccerò, negli studi della Rai di Napoli per presentare «La posta del cuore», il varietà della rete di Sabina Guzzanti, in onda da domenica prossima, e Valeria Marini, ospite a Sorrento del festival Incontri di cinema per presentare il nuovo serial ricavato dai gialli dello spagnolo Montalbàn. Oggetto della disputa: la mancata partecipazione della Marini a tutte e sette le puntate di «La posta del cuore» come da precedenti accordi. Dice Freccerò a Napoli, sbattendo il pugno sul tavolo, un po' per far scena e un po' perché è il suo carattere: «L'agenda di Valeria Marini ormai è articolata come quella di una diva. Troppi impegni, troppe partecipazioni, troppa fiction-tv. Per fare questo programma non bastava essere l'ospite d'onore. Non è sufficiente un giorno o due di lavoro. Occorreva esserci dentro tutti i giorni, provare e riprovare, concentrarsi su questo unico obiettivo. E questo Valeria Marini non poteva farlo. Non c'è stato alcun litigio né con me né con Sabina Guzzanti, ma registrare d'estate la prima puntata con lei è stato molto faticoso. Non sappiamo se sarà disponibile a fare anche l'ultima. Tutte e sette, però, per come si erano messe le cose, era impossibile». E a chi gli chiede quanto costerà l'intera trasmissione Freccerò, facendo due conti rapidi, risponde: «Credo 570 milioni a puntata» e poi aggiunge ridendo: «Oppure meno visto che non ci sarà più la Marini». Reagisce da Sorrento Valeria Marini, perdendo per una volta la calma, lei che della calma ha fatto uno stile di vita: «E' vero, non continuo "La posta del cuore" perché i miei impegni me lo impediscono. Ma voglio sottolineare due o tre cose. Intanto non ero alla presentazione a Napoli perché non mi hanno neanche invitata e non perché dovevo essere qua a Sorrento. Poi vorrei ricordare che il programma è nato da una telefonata in cui io chiedevo a Sabina Guzzanti, che tanto bene mi aveva imitatata l'anno scorso nel "Pippo Chennedy", di venire al Bagaglino per fare di nuovo la mia Immagine. Lei non ha potuto accettare la proposta ma chiacchierando abbiamo pensato di realizzare su questo gioco quattro puntate per la tv di Freccerò. Io ho rinunciato alle mie ferie per farle, Sabina s'è mostrata disposta a scriverle. Purtroppo lo spettacolo, piano piano, è diventato un altro. Non sarei più stata parte integrante del gineceo che animava la trasmissione, ma avrei dovuto solo leggere la mia letterina in ogni puntata. Per di più il lavoro durava più a lungo di ogni previsione e non era conciliabile con i miei contratti già firmati. Freccerò dice che senza di me il varietà costerà di meno? Non credo. Costerà di più. Sabina presenterà in tutte le puntate la mia imitazione? Mi fa piacere. Per lei. Non per me. Io chiaramente per andar in tv non ho bisogno di scimmiottare nessuno». E con queste punture al curaro per la giornata di ieri s'è chiuso lo scontro. Oltre all'imitazione di Valeria Marini «La posta del cuore», via di mezzo tra la satira e la soap, presenterà quella di Massimo D'Alema, di Daniela Fini, di Hillary Clinton, di Che Guevara, di Irene Pivetti, di Maria De Filippi, dell'ispettore Derrick. Con Sabina Guzzanti lavorano la sorella Caterina, Cinzia Leone, Francesca Reggiani, Pierfrancesco Loche, tutti ex di «Avanzi» e compagnia bella. Più Francesco Paolantoni, Anna Marchesini, Simona Izzo, Franca Valeri, forse Corrado Guzzanti e un gruppo di attori giovani, più o meno conosciuti. «La posta del cuore», ha ricordato Freccerò, non è un programma protetto: dovrà scontrarsi la domenica in prima serata contro la fiction festiva di Raiuno e contro «Missione impossibile» della De Filippi su Canale 5. Molto scritto, molto parlato, molto politico, con più livelli di lettura, fortunatamente non ha obblighi di ascolto: la Rai lascia a Guzzanti e soci il diritto di sperimentare. Simonetta Robiony «La trasmissione nasce da una mia idea poi è cambiata troppo Ho rinunciato a molti impegni: alla fine volevano che leggessi solo una letterina ma io non ho bisogno di questi espedienti per andare in tv» A sinistra Valeria Marini a destra Sabina Guzzanti nella sua celebre imitazione dell'attrice

Luoghi citati: Napoli, Posta, Sorrento