Ripartire le spese, cinque casi pratici con le soluzioni

Ripartire le spese, cinque casi pratici con le soluzioni 4 Ripartire le spese, cinque casi pratici con le soluzioni I L riscaldamento è la spesa più I rilevante nella gestione della ■ casa e non meraviglia che sia tra gli argomenti toccati con maggiore frequenza dalle lettere che riceviamo in redazione. Per il loro interesse generale, abbiamo selezionato 5 richieste giunte nelle ultime settimane. WEEKEND INVERNALI Il lettore A. G. di Torino ha una casa in montagna. Tutti i condomini si sono accordati, nel passato, per ridurre le spese di gestione, di accendere il riscaldamento soltanto durante qualche week end invernale. Ora, un inquilino del palazzo ha comprato l'appartamento e ha chiesto di ripristinare l'accensione tutti i week end. Il nostro lettore teme che quel suo vicino di casa in futuro decida di stabilirsi definitivamente nel palazzo e che possa chiedere l'accensione per l'intero inverno, nonostante l'opposizione di tutti gli altri condomini e chiede se c'è un sistema legale per impedirglielo. REGOLAMENTO La risposta al quesito è: dipende dalla forma con cui si era concretizzato l'accordo sull'accensione limitata ad alcuni week end. Se si è trattato di un puro e semplice accordo sulla parola e non si è concretato in una modifica contrattuale del regolamento, stabilita con l'unanimità scritta, temia¬ mo che il neocondomino possa ottenere l'accensione della caldaia Infatti non accendere il riscaldamento significa, di fatto, impedirgli di usufruire della sua proprietà privata (le limitazioni nell'uso delle proprietà esclusive si possono stabilire solo contrattualmente). Se il condomino insiste per usare, da solo, il riscaldamento per tutto l'inverno, si può valutare l'ipotesi di passare all'impianto autonomo (è facile dimostrare in questo caso che si otterrebbe un contenimento del consumo energetico dell'edificio e quindi il singolo condomino non potrà bloccare la delibera) oppure, più semplicemente, alla contabilizzazione dei consumi. Se la decisione era stata assunta sotto forma di modifica del regolamento, il nuovo condomino non ha alcun diritto. DISTACCO Utilizzando poco la casa, il lettore Giuseppe Penotti di Torino ha chiesto di staccarsi dal riscaldamento centrale, ma gli è stato obiettato che il regolamento consente l'operazione a patto che il condomino continui a pagare la sua quota di spese di manutenzione e di consumo. Possiamo anche pensare che tale disposizione del regolamento sia assurda, ma se la norma è contrattuale non c'è nulla da fare. Dobbiamo però aggiungere (e così rispondiamo a numerose altre domande) che, in linea di massima, il distacco esime dalle spese di riscaldamento, mai da quelle di gestione dell'impianto. CANNE FUMARIE Il lettore Luigi Sgalaberna di Cattolica (Rimini) vuole sapere se la spesa per l'installazione delle canne fumarie collettive per caldaia vada ripartita per appartamento o per millesimi e se i negozi che non usufruiscono dell'impianto debbano partecipare alle spese. Il criterio più equo pare quello di ripartire la spesa esattamente come quella del riscaldamento, e quindi per quote millesimali determinate secondo quanto dispone il regolamento. RADIATORI ABUSIVI Il lettore G. B di Torino chiede se può aggiungere in casa altri elementi radianti senza chiedere il permesso all'assemblea. Bisognerebbe avvertire l'amministratore e presentargli il progetto di modifica, affinché valuti se le nuove opere non portino pregiudizio agli altri condomini. E, a maggior ragione, si dovrebbe avvisare se i costi venissero ripartiti in proporzione alle superfici radianti. MANSARDE Nel condominio della lettrice Giulia Ferrerò ci sono 6 appartamenti, 4 con mansarda non comunicante. Tutti i proprietari delle mansarde hanno reso i locali abi¬ tabili e si sono anche attaccati alle tubature del riscaldamento e siccome la suddivisione delle spese avveniva per millesimi di proprietà, non essendo state rifatte lo tabelle, i proprietari delle mansarde hanno pensato bere di non pagare nemmeno le spese di gestione. Gli altri due condòmini hanno chiesto il rifacimento delle tabelle millesimali, ma i proprietari delle mansarde hanno staccato il riscaldamento. SUDDIVISIONE Alla domanda fondamentale - se il criterio di suddivisione millesimale delle spese sia corretto - si può rispondere che è iniquo, ma se è previsto da un regolamento contrattuale c'è poco da fare. La soluzione migliore? Accordarsi per stilare una tabella millesimale che tenga conto delle superfici effettivamente riscaldate. La signora Ferrerò chiede anche se i quattro proprietàri della mansarda avevano il diritto di staccarsi dal riscaldamento. Anche qui la risposta risiede nel regolamento; a lume di buon senso, però, se avevano il diritto di attaccarsi senza problemi dovrebbero anche avere il diritto opposto. Infine, la nostra lettrice chiede se gli altri condomini hanno diritto a un'indennità. In linea di massima la risposta è negativa, perché le tabelle millesimali modificate non hanno mai valore retroattivo.

Persone citate: Giuseppe Penotti

Luoghi citati: Rimini, Torino