Da 7 a 15 milioni con i cartelloni della pubblicità

Da 7 a 15 milioni con i cartelloni della pubblicità Da 7 a 15 milioni con i cartelloni della pubblicità NON ci sono di sicuro problemi di salute se, invece che antenne, si installano sul condominio cartelloni pubblicitari o insegne. Se nel caso delle telecomunicazioni si ha a che fare con poche aziende di dimensioni rilevanti, quando si tratta di vendere spazi pubblicitari si ha la «fortuna» di poter mettere all'asta i propri spazi tra numerosi concorrenti. Si corre il rischio, però, di avere a che fare con società di piccole dimensioni sovente non in regola con la legge. GARANZIE «Un aspetto fondamentale da tenere presente - dicono alla Sina di Milano, la società di affissione manifesti che e tra le poche operanti in tutta Italia - è che l'entità del canone da solo non può giustificare la scelta di una società. Bisogna anche che l'azienda "inquilina" sia in grado di garantire (e lo faccia) il pagamento della tassa sulla pubblicità al Comune, altrimenti il condominio ne risponde in solido e, soprattutto, che ci sia una polizza che copra sia dalla responsabilità civile sia dai danni che le installazioni potrebbero causare all'immobile». LIMITI Non tutti i condomini possono offrire i loro spazi per cartelloni e insegne. «E' necessario - spiegano alla Affitalia di Torino - che il piano comunale della pubblicità permetta l'installazione nella zona; le pareti da mettere a disposizione devono essere assolutamente cieche: non è consentita neppure la presenza di una finestra. L'instal¬ lazione, infine, deve avvenire ad almeno mezzo metro di distanza dagli spigoli». MERCATO Il valore di mercato degli affitti per cartelloni e insegne è legato solo in parte al valore immobiliare degli stabili. Le posizioni centrali e nelle vie commerciali, ovviamente, sono al top, ma si possono spuntare ottimi prezzi anche in zone (come i viali che portano agli ingressi autostradali) dove le case valgono poco. Bisogna però tenere presente che si tratta di un mercato improntato da una logica strettamente pubblicitaria e quindi l'unità di misura del valore è il costo/contatto, cioè il rapporto investimento/potenziali consumatori raggiunti dal messaggio. TARIFFE Nelle zone di maggiore appeal, l'affitto di una parete può rendere dai 7 ai 15 milioni l'anno. Solo per posizioni di eccezionale interesse si possono spuntare cifre più elevate. Nella gran parte dei casi la parete viene utilizzata per l'affissione di cartelli di 6 metri di larghezza per 3 di altezza. Anche se le dimensioni della facciata consentono di installare molti di questi cartelloni, difficilmente se ne mettono più di due o tre. In una parete molto affollata, il messaggio arriva al pubblico inevitabilmente più confuso e il valore pubblicitario dello spazio finisce per diminuire. In pratica, quasi sempre una società di affissione riesce a ricavare da una parete più soldi piazzando 2 cartelloni di quanti ne incasserebbe con quatcro.

Luoghi citati: Italia, Milano, Torino