Le telecomunicazioni, settore «anticiclico» con buone occasioni

Le telecomunicazioni, settore «anticiclico» con buone occasioni Le telecomunicazioni, settore «anticiclico» con buone occasioni DI norma sono considerati titoli che offrono un maggiore riparo in caso di rallentamento della crescita economica. Le società telefoniche operano infatti in un settore poco influenzato dal ciclo economico e meno sensibile alla congiuntura (per questo motivo sono chiamati «anticiclici»). Di conseguenza, hanno le caratteristiche per reggere meglio all'impatto di recessioni e crolli dei mercati azionari (sono considerati titoli «difensivi»). servizi A favore delle compagnie telefoniche gioca il fatto che, anche quando l'economia frena, gli utenti continuano a telefonare, spedirsi fax, scambiare dati, connettersi a Internet e chiedere servizi. Certamente, nei momenti congiunturali peggiori è possibile che la crescita del traffico, in special modo industriale, possa rallentare, ma gli effetti del ciclo economico su fatturato e margini sono di gran lunga inferiori a quanto accade per la media dei titoli quotati. Nell'ultima fase di mercato, però, anche i titoli telefonici sono stati penalizzati. Quasi tutti hanno perso meno dei rispettivi mercati, ma in molti casi la performance è stata migliore solo di qualche punto percentuale (poco sollievo per gli azionisti). liquidità' Un primo fattore che ha infinito sulla forte penalizzazione dei titoli telefonici è l'elevata liquidità di cui godono: in mercati depressi da una serie continua di scandali e notizie negative, la prima reazione degli investitori ò stata quella di diminuire sensibilmente la componente; di portafoglio investita in titoli azionari per passarla ad obbligazioni e liquidità. Senza curarsi troppo dei fondamentali, ma puntando subito a vendere i titoli più scambiati e quelli su cui si potevano portare a casa dei guadagni. futuro brillante Ma il momento negativo dei telefonici ha anche radici piii profonde: le principali blue chips statunitensi e inglesi hanno infatti reagito meglio, contenendo attorno al 15% il ribasso rispetto ai massimi di luglio. Problemi in vista per gli ex-monopolisti? Decisamente peggiore (tra 30% e -40%) la performance delle grandi aziende europee della telefonia fissa, il cui monopolio è stato recentemente smantellato. Fino alla scorsa estate, queste società (molte delle quali di fresca privatizzazione) godevano di forte interesse da parte degli investitori: si riteneva che l'espansione del mercato e la crescente domanda di nuovi servizi (telefonia cellulare, Internet e dati in primis) potesse consentire loro di mantenere utili elevati e crescenti anche a fronte di una sempre maggiore concorrenza sulle tariffe. E, contemporaneamente, si pensava che i nuovi gestori della telefonia fissa (come Albacom, lnfostrada e Wind in Italia) potessero avere un futuro molto brillante. redditività' Come in ogni fase in cui l'ottimismo lascia posto a paura e panico, molti analisti, adesso, stanno rivedendo decisamente lo scenario, sulla base del fatto che la concorrenza in un mercato in precedenza molto chiuso potrà portare a una forte compressione dei margini di redditività. Molte società stanno poi soffrendo per gli effetti della crisi asiatica e dell'esposizione sull'America Latina: ricordiamo, ad esempio, che a l'ine luglio molti gruppi internazionali (tra cui Telecom Italia) si sono vigorosamente contesi le 12 compagnie create dal governo brasiliano con la privatizzazione del colosso Telebras. tassi di crescita Nonostante la presenza di un importante fattore di rischio legato alla fine del regime di monopolio, è innegabile che il mer- cato europeo della telefonia presenti anche l'orti opportunità. Basti pensare al fenomenale boom della telefonia cellulare: una società come Tini in pochi anni è riuscita a superare i 10 milioni di abbonati, e può avvicinarsi ai 15 milioni per la fine del millennio. Tassi di crescita annui superiori al 50% per utili e fatturato non sono da ritenere un residuo del passato: per capire le opportunità è sufficiente considerare che attualmente in Italia i cellulari hanno raggiunto un tasso di penetrazione appena inferiore al 30% della popolazione, contro tassi medi vicini al 50% in Scandinavia. fibre ottiche I due leader europei della telefonia cellulare, Tini e l'inglese Vodafone, possono contarti su una consistente crescita degli utili e stilla generazione di enormi flussi di cassa, che potranno essere reinvestiti in altre aree del mondo rimaste più indietro, e quindi con maggiori potenzialità di crescita. Per quanto riguarda gli ex-monopolisti, le opportunità vanno cercate soprattutto nei nuovi servizi da offrile ai clienti domestici e industriali. L'innovazione tecnologica degli ultimi anni consente infatti alle società di offrire una serie di nuove opportunità agli utenti. Il settore in più forte espansione rimane quello di Internet e trasmissione dati, in cui l'Europa è decisamente indietro rispetto agli Stati Uniti, ma in un futuro meno immediato forti potenzialità deriveranno anche dalla fibra ottica. prudenti & aggressivi Per i risparmiatori più prudenti, ai prezzi attuali Telecom Italia risulta attraente nel medio periodo. La società sta infatti attraversando un momento critico, scontato nei prezzi: da un lato beneficia della forte crescita di Tini, dall'altro ò sempre più attaccata sul fronte della telefonia fissa. Il punto di svolta potrebbe essere l'abolizione, promessa dal governo, del canone di concessione e il ribilanciamento delle tariffe: abbassando i costi delle chiamate a lunga distanza e aumentando quelli delle telefonate urbane, Telecom si troverebbe in una posizione molto migliore per affrontare la concorrenza. Per i risparmiatori più aggressivi, disposti ad assumere maggiori rischi e investire nel medio periodo, dopo il crollo dell'ultimo anno possono rivelarsi ottimi affari anche le aziende sudamericane, come la brasiliana Telebras, che ora è valutata meno di sei volte l'utile atteso per il '98. Lorenzo lori f f I BIG DELLA CORNETTA RENDIMENTO DISTAHZA CAPITAUZS0C1ETA TIPIDI PRE2Z0 MASSIMO ULTIMO DAI ZA2I0NE RENDIMENTO ME ME. TELEfONIA ATTUAif DELl'ANNO ANNO MASSIMI " (MLD) CEDOLARE 1W 1998 ■^^n^kw^b iBjR^Hjw^b ^m^^bi b^Miuifll E^^^i^l ^Eza^^I ^e^^ ^■b^b^El^^^b^ib^E2U K^^^^^H H^^^^^^H ^L^SH ^E^1^^^^2^^Hb^^^^^9b^^^C 91 Ib^l^^Ib^b^S [^^^^^9 Ib^K^^^H ^L^^l R^DG^I B^T^^BaB^E^^ 9 L^^BsB^L^bI ■^•l^^^^M ■iiii'ijJ^^^H^B^^E^jH ^^^^9 ^^^^^9 > ^2 9H E^b1b^l9 PER OGNI TITOLO SONO RIPORTATI IL PREZZO DEL 16 SETTEMBRE, IL MASSIMO 0EL 1998, IL RENDIMENTO OFFERTO NEGLI ULTIMI 12 MESI (DIVIDENDO E CAPITAL GAIN) LA DISTANZA DAI MASSIMI, IL RENDIMENTO CED0LARE E I RAPPORTI TRA PREZZO ED UTILE PER AZIONE ATTUALE ED ATTESO PER IL 1998

Persone citate: Tini

Luoghi citati: America Latina, Europa, Italia, Stati Uniti