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parliamone parliamone PARLIAMONE. Parliamo di un altro bel problema che infastidisce il pubblico: lo sforamento dei programmi e, più in generale, il mancato rispetto degli orari. Le trasmissioni non cominciano mai quando dicono i palinsesti, i telegiornali sforano, sforano i varietà anche se non li fa più Pippo Baudo, sforano i programmi di informazione. Non parliamo poi della notte. Quella è la terra di nessuno, siccome la programmazione è anche interessante non si può nemmeno registrare perché bisognerebbe usare il pendolino per indovinare i tempi. Scrive il signor Vittorio Gibellino da Cuorgnè: «Gli orari preannunciati e stampati, se si vuole avere una serietà professionale, devono essere rispettati: a che cosa serve, allora, anche la guida dello show-view? Il teleutente è una persona che paga un servizio: se la direzione Rai questo servizio lo cambia senza alcuna spiegazione, manca di riguardo verso l'utente che si sente, come capita spesso, ignorato e offeso». La sensazione di abbandono è forte, però la vera vendetta dei telespettatori è l'allontanamento dalla televisione. Che se non avviene in modo quantitativo, avviene in modo qualitativo. Nel senso che della televisione, globalmente, non ci si fida più. E comincia presto, la disaffezione. Ho ricevuto una letterina da Stefania Masuello, di Piverone, in provincia di Torino, che ha 12 anni e scrive a nome dei suoi compagni di classe e della sua famiglia: rivuole, anche lei, «La signora del West». Ridatecela! Per brevi recensioni o idee di programmi, i lettori possono scrivere a «La Stampa - In tivù», via Marenco 32,10126, Torino; al numero di fax 01 1/6568.131 ; alla casella di posta elettronica acomazzi@tin.it. conessanraomazz

Persone citate: Pippo Baudo, Stefania Masuello, Vittorio Gibellino

Luoghi citati: Cuorgnè, Piverone, Torino