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COMPOSIZIONE, OGGI COMPOSIZIONE, OGGI Omaggi a Berlo e Bettinelli due maestri contemporanei LUCIANO Berio, classe 1925, e Bruno Bettinelli, classe 1913. Sono due tra i più illustri nomi della musica contemporanea e il Salone porge ad entrambi un omaggio. La proposta che riguarda Berio è fra quelle destinate alle scuole e vede impegnato il Conservatorio di Torino. Alle 11 di sabato 10 nell'Auditorium, gli studenti di violino con i loro professori presentano un'opera che è un'unicum. Si tratta dei 34 duetti per due violini che il compositore ligure ha scritto a partire dal 1979 quasi per divertimento, dedicandoli via via a personaggi diversi: Bela Bartok che apre la serie e Bruno Maderna, Giorgio Federico Ghedini e Maja Plitzesskaja, Pierre Boulez e Piero Farulli, Franco Gulli e Carlo Bennici, Henry Pousseur e Igor Stravinskij, Massimo Mila e Edoardo Sanguineti. Sono brani che vanno dalla semplicità elementare (cosicché anche i principianti possano partecipare alle esecuzioni) alla difficoltà riservata a violinisti provetti. In essi, come ha scritto Leonardo Pinzauti (destinatario anch'egli di un duetto), si riscontra «un intimismo che riconduce anche il Berio più avventuroso ad una dimensione che potremmo dire "ariostesca" fatta di favolosa ironia e di profonda fiducia nella continuità del mondo della fantasia». Bruno Bettinelli, milanese, è uno dei compositori più rappresentativi di questo secolo. Ha privilegiato il genere sinfonico, pur scrivendo opere teatrali notevoli come «La smorfia» e «Il pozzo e il pendolo». E' stato tra l'altro insegnante di composizione di Claudio Abbado, che non manca mai di sottolinearlo. Alla presenza dello stesso Bettinelli, lunedì 12 alle 15 nella Sala Madrid saranno presentati 4 ed della Rugginenti sulle sue opere, con interventi di Azio Corghi, Francesco Degrada, Giorgio Ferrari, Giulio Mercati. Lo stesso giorno alle 17 lo stesso Bettinelli parteciperà a un dibattito con alcuni colleghi (Corghi, Montagner, Piacentini, Possio e altri) su «La musica d'oggi tra nuove proposte e diffusione». [1. o.]