POLLINI, UNA VITA IN VIDEO

POLLINI, UNA VITA IN VIDEO MUSICA CLASSICA POLLINI, UNA VITA IN VIDEO La prima intervista filmata poi suona ['«allievo» Cascioli Domenica 11 (ore 16,30) nella Sala 500, verrà presentata (a cura di La Stampa-Specchio e Deutsche Grammophon) la prima intervista filmata concessa da Pollini, intercalata da rari filmati di esecuzioni. Alle 17,30 concerto di Gian Luca Cascioli (in diretta su Radiotre). | L mio entusiasmo rimane H intatto, come quando ho 9 cominciato. E forte è anche la collera verso me stesso, quando sento che avrei potuto fare meglio», dice Maurizio Pollini al termine del filmato che La Stampa, in collaborazione con Deutsche Grammophon, ha realizzato in occasione del Salone della Musica. Si tratta della prima intervista rilasciata davanti a una telecamera dal Maestro, che in questi giorni è impegnato in una tournée negli Stati Uniti. L'incontro ripercorre i quarant'anni di carriera, le scoperte, le passioni, i momenti di perplessità, il rigore delle scelte, la gioia nei confronti del proprio lavoro, l'umiltà verso l'opera del compositore, la persuasione che «senza la bellezza dell'arte la nostra vita sarebbe più misera». In questo percorso, tre volte le parole cedono il posto al- la musica per proporre dei rari filmati relativi ad alcune delle più celebri registrazioni del Maestro: l'esecuzione, a Vienna nel 1976 assieme a Karl Bòhm, dell'Adagio dal Concerto per pianoforte K488 di Mozart, il Rondò dal Quarto Concerto di Beethoven diretto da Claudio Abbado a Berlino nel 1978, infine il disco più recente, dedicato a tre sonate di Beethoven: un corapact-disc che è anche un cdrom interattivo, un tentativo di rendere più partecipe l'ascolto, un'avventura che Pollini ha compiuto volentieri, anche se continua a preferire i concerti dal vivo perché «la presenza del pubblico regala anche all'interprete un'emozione più forte». Insofferente contro i tentativi di banalizzare la complessità e il valore della musica, curioso nei confronti dei compositori contemporanei di cui rimane un attento interprete, preoccupato per la scarsa attenzione che la scuola italiana riserva all'educazione musicale, il Maestro rivela (ed è una confessione insolita) la propria attenzione verso il lavoro dei colleghi - «cerco di ascoltarli molto» - e ribadisce il lusinghiero giudizio nei confronti di Gian luca Cascioli, il ventenne pianista torinese che sarà protagonista della seconda parte dell'incontro promosso dal nostro giornale. Come un testimone lasciato dal grande maestro nelle mani di un ragazzo che, dopo la vittoria nel 1994 al Concorso Micheli, si è segnalato per l'intelligenza delle scelte concertistiche. Nel suo recital Cascioli proporrà le «Variazioni Eroica» di Beethoven, il Primo Libro dei Preludi di Debussy e due opere di Pierre Boulez. In quarantacinque minuti di musica, un percorso che conduce dalla classicità ai nostri anni, raccogliendo una profonda persuasione di Pollini: la vicenda creativa del pianoforte non si è esaurita, anche il secolo nuovo avrà bisogno di quella tastiera, per ascoltare quanto è stato creato, per tentare e scoprire nuove realizzazioni: «La storia della musica continua oggi così com'è sempre stato nel passato. E' impossibile pensare che si sia interrotta». Pollini e. (a destra) Usuo allievo Cascioli. Nella foto sotto, i Solisti l'mieti

Luoghi citati: Berlino, Stati Uniti, Vienna