La Stampa - Consultazione Archivio

NE' MINNIE NE' JANE DONNE SOLDATO NE' MINNIE NE' JANE Obiettori a confronto tra etica e religione Venerdì 9 ottobre, alle ore 18 nella sala Valdese di corso Vittorio Emanuele 23, incontro su «Servizio femminile? No, grazie!» organizzato dalla Lega Obiettori di Coscienza con Giancarla Codrignani, presidente nazionale Loc, Antonella Visintin della Chiesa Valdese, e Giacomina Tagliaferri delle Fraternità Religiose. Info: 011/535.739. GIULIO Cesare, in un albo della serie Asterix, per sconfiggere i Galli organizza una centuria femminile: a causa della loro legge sulla galanteria, i nemici non potranno combattere contro un esercito di donne e verranno sconfitti. Peccato che i Galli trasformino le loro capanne in negozi: e le legionarie, invece di fare la guerra, fanno shopping. Nei fumetti e nei film le donne soldato non sono mai normali: o infilano fiori nel fucile, oppure sono più mascoline dei maschi. Certo, gli stereotipi femmilini sono ridicoli in sé, ma abbinati all'area militare diventano addirittura insopportabili: vi immaginate Minnie che sostituisce il fiocco con l'elmetto? Non sarebbe più una fidanzata petulante: da antipatica diventerebbe a dir poco odiosa. Chissà se le donne soldato sapranno dimostrare di non essere né Minnie né Demi Moore in Soldato Jane. E chissà come reagiranno gli uomini a questa ennesima occupazione femminile di uno dei loro spazi tradizionali. E' vero che la naja è uno spazio che non amano - lo ammettano: se storcono il naso, prima di tutto è perché devono tagliarsi i capelli - ma si sa: un'invasione di territorio è sempre un'invasione, anche se il territorio è arido. E probabilmente penseranno, con femminile acidità: volevate solo i diritti della parità sessuale? Troppo comodo: sciroppatevi anche i doveri. E mentre loro, sempre più numerosi, abbracciano l'obiezione di coscienza, alcune donne forse poche, forse no - decideranno di giocare al soldato: speriamo che contribuiscano a trasformare l'esercito in una macchina non da guerra, ma da soccorso. Comunque, di una cosa possiamo essere certi: non indosseranno i tacchi sotto la divisa. Alessandra Montrucchio