UNA SCOMMESSA VINTA di Lucio Libertini

UNA SCOMMESSA VINTA UNA SCOMMESSA VINTA L'Unione Culturale fucina di giovani idee e confronti SE si entra oggi nella sede dell'Unione Culturale, in via Cesare Battisti 4b, continua ad affascinare, a tanti anni di distanza, quel sentimento del tempo che Franco Antonicelli prima e Lucio Libertini poi sembrano aver depositato come una garanzia nei muri dell'edificio, lo stesso che contiene il primo Parlamento italiano. Sembra infatti che il senso della storia, l'interesse per un sapere sanamente enciclopedico, il gusto del nuovo e del pensiero - valori che tutti oggi direbbero inesistenti - stiano qui accampati, non sradicabui, e che attendano il passante perché colga che dentro il proprio cuore quanto dentro il proprio cervello queste esigenze esistono tutte. E' questo forse il motivo per cui la scommessa di recuperare il valore dell'Unione Culturale, scommessa fatta da un gruppo di giovani or sono quattro anni fa, è una scommessa vinta: quel luogo è tornato ad essere uno dei centri di incontro più efficaci ed efficienti, non ospita solo le iniziative fatte direttamente dall'Unione ma sempre di più si va trasformando in un centro polifunzionale, dove convivono arte e musica contemporanea, approfondimenti sui temi storici, politici, economici e sociali, rassegne di film e teatro, occasioni di incontro e di confronto. Da qui a dicembre, oltre agli appuntamenti meglio precisati qui a fianco, sono in preparazione anche le nuove rassegne sulle arti visive, curate come ormai è consuetudine dal gruppo «a titolo», si riprenderanno gli incontri su la «Magia della matematica» proposti da Mathematica 2000, si svilupperà un circolo sul ruolo deU'informatica nella società contemporanea curato dal professor Meo del Politecnico di Torino, sarà presentato il terzo ciclo - visto anche il grande successo dei primi due - sull'Attore cinematografico, con Gigi Livio a commentare figure come quelle di Jean Gabin (nella foto) e Eric von Stroheim, attori capaci veramente di «perforare» lo schermo. Il ciclo più emblematico rimane però quello dedicato al rapporto tra arte e vita, che prende il via venerdì 23 ottobre con Paolo Bertinetti e Mario Domenichelli a parlare di Ezra Pound. La vita come parte integrante della propria arte è tema che dovrebbe far sanguinare ogni nostro cervello. Perché mettere insieme dovere e piacere è l'ultima, ma nuovissima sfida rimasta seriamente all'uomo. Solo mentre l'affronteremo, potremo tornare a parlare di politica e di società. Per ulteriori informazioni: Unione Culturale, via Cesare Battisti 4b, tel. 011/562.17.76. Paolo Verri BL P

Persone citate: Eric Von Stroheim, Ezra Pound, Franco Antonicelli, Gigi Livio, Jean Gabin, Mario Domenichelli, Paolo Bertinetti, Paolo Verri

Luoghi citati: Torino