«IL RILANCIO COSTA»
«IL RILANCIO COSTA» LO DICO A TORINOSETTE «IL RILANCIO COSTA» «Cultura e contributi» «Un libro desiderabile» questo, se sarà utile o meno: non si tratta di spendere o non spendere, ma di come spendere. Non possiamo pretendere che Torino non muoia, e intanto rifiutarci di affrontare i costi del rilancio. Anna Sorgano, Torino Altro che la cultura! Mi riferisco alla rubrica «La settimana» del numero 507 di «TorinoSette». Voi dite che le associazioni culturali devono collaborare per ottenere più contributi dagli enti pubblici. Invece i contributi andrebbero aboliti: queste associazioni devono arrangiarsi. Con tutti i problemi che ha Torino, non mi pare il caso di sprecare soldi che spesso servono per manifestazioni fracassone, che specie d'estate non fanno dormire chi ha diritto di riposare. Lettera firmata, Torino Sul filo della memoria Sono una fedele lettrice della rubrica «Sul filo della memoria». Reputo gli articoli evocati dai lettori estremamente interessanti e se vogliamo nostalgici in quanto fotografia spesso di una Torino del Dopoguerra intensamente vissuta dalla più parte della popolazione oggi ultracinquantenne . Premesso questo, mi permet¬ to di suggerire: perché non raggruppare gli articoli più interessanti e più significativi di queste esperienze di vita genuinamente vissuta in una «brochure» che sarebbe sicuramente apprezzata da un folto numero di torinesi? Sono certa che avrebbe un successo enorme in quanto documento di vita non solo delle generazioni di ieri na soprattutto di guida per quelle di oggi. G. M., Torino 'N cit artìcol Ch'a varda-sì mè cit artìcol publicà su '1 «Musicalbrandé» (mars 84-scartari 101) riguardant él «Premi Casalegno» assegna al nòst brav Salesian Pietro Rota: El Premi «Casalegno» che, minca n'ann, a ven atnbuì a pérson-e o grop ch'a l'abio giutà la società dèi di d'ancheuj a dèscheurve, promòve e désfende ij valor ed l'òm, dzortut ant èl camp educativ e sossial, st'ann, èl Quarte Crosétta - S. Second, a l'ha assegnalo a Don Pietro Ròta, prèive salesian dèi «Centro Giovanile Crocetta», che da quarant'ani as dedica an manera vreman fiamenga ai giovo de st'Oratòri, educand second le spìrit ed Don Bòsch: con passiensa e tanta alegrìa. An quant a passiensa e costansa, chiel a dis che a l'ha sèrcà d'imité ij campagnin ed sò pais: Lu, ant èl Monfrà. Is complimentoma con Don Pero, augurandje vita longa e bon travaj tra le «soe maraje». Gentil Giornalista a podrà trové 'n cantonin per sa segnalassion?... I-j diso già ora: grassie! Con tanti bej salut. A. Moiin Pradel Rabino, Torino Indirizzare a «Lo dico a TorinoSette», via Marenco 32,10126 Torino, oppure fax 011/663.90.36 Costi e benefici Quando mi capita di leggere, a proposito di certi progetti di «rivalorizzazione della città», critiche basate non sulla validità o meno dell'iniziativa, ma sul suo costo, rimango sconcertata. Penso, ad esempio, alle osservazioni negative in merito all'idea dell'amministrazione comunale di affidare ad alcuni artisti il progetto dell'illuminazione natalizia di alcune strade di Torino. L'idea potrà piacere o meno: ma non' capisco perché il problema principale debba essere quanto costerà (a parte il fatto che, nel caso specifico delle illuminazioni di Natale, mi par di capire che parte della spesa sarà a carico di sponsor privati). Bisognerebbe piuttosto chiedersi se quella data iniziativa servirà a creare attenzione nei riguardi della città, se attirerà visitatori, se funzionerà come segnale di rilancio, se magari sarà anche utile per recuperare zone degradate. E se così fosse, sarebbero comunque soldi ben spesi. A me sembra che una città più bella, più accogliente, possa meglio aspirare a diventare una meta turistica. Non giudico la specifica iniziativa «natalizia»: è un tentativo come un altro, mi auguro che funzioni, staremo a vedere. Però penso che il problema sia
Persone citate: Anna Sorgano, Casalegno, Gentil, Pietro Rota, Pietro Ròta, Rabino
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