Un'alga più un fungo
Un'alga più un fungo Un'alga più un fungo Bizzarro esempio di simbiosi licheni sono organismi che racchiudono un importante segreto nella loro vita: rappresentano infatti uno dei più affascinanti inganni che la natura ha saputo produrre consentendo a due individui molto diversi tra loro, un fungo e un'alga microscopica, di vivere insieme dando origine a quella che gli studiosi definirono nel secolo scorso, con un termine coniato appositamente, simbiosi. Prima della sensazionale scoperta, avvenuta nel 1867 ad opera dello studioso svizzero Simon Schwendener, i licheni erano con siderati organismi dotati di ima propria individualità, e venivano spesso confusi con alghe, muschi e funghi (confusioni non del tutto superate neppure ai giorni nostri!). cammino per accettare la duplice natura dei licheni non è stato facile, e concetto di simbiosi è stato variamente interpretato dai ricercatori: come schiavitù dell'alga, del fungo, situazione idilliaca tra i due partner. Con una visione più moderna oggi si tende a spiegare che il l'ungo, per poter vivere anche in situazioni ambientali sfavorevoli per un organismo vivente (su colate laviche, nelle zone desertiche, sulle rocce) ò stato spinto a unirsi con un'alga. Il motivo principale di questa vita di coppia però è legato all'incapacità da parte del fungo di produrre in modo autonomo il nutrimento, l'alga invece può farlo perché è in grado di sintetizzare zucchero dall'acqua e dall'anidride carboniera, grazie al verde pigmento della clorofilla e all'energia solare. Anziché vivere a spesi; o perfino uccidere il produttore di zuccheri, come avviene in numerosi funghi parassiti delle piante, quelli dei licheni si differenziano in un ambiente funzionalmente perfetto per il sim¬ bionte algale, assicurandone la forma, lo sviluppo, la produttività e, di conseguenza, il continuo rifornimento di zuccheri per se stessi. La possibilità di formare un lichene rappresenta quindi per il fungo un'ulteriore strategia alimentare insieme con altre, più note, che gli consentono di trarre il nutrimento decomponendo residui organici o aggredendo e danneggiando altri organismi o vivendo insieme ad essi senza danneggiarli. Un fungo su cinque dello attuali 64.200 specie conosciute può dare origine alla simbiosi lichenica. La scoperta del dualismo in questi organismi ha aperto la strada alla conoscenza di altri analoghi sistemi come il consorzio tra alghe unicellulari con invertebrati studiato da Brandt, allievo di Schwendener, nel 1882; le ectomicorrize scoperte da Frank nel 1885 o la presenza di batteri del genere Rhizobium nei noduli radicali di alcune leguminose osservata da Hellriegel nel 1886. Con i licheni la natura ha superato se stessa, perché mentre in molte simbiosi i partecipanti sono sempre riconoscibili (si pensi al tartufo con le radici di alcuni alberi o, nel mondo animale, al paguro bernardo con un'attinia), in questi organismi non è così. Infatti il prodotto, vale a dire quello che chiamiamo lichene, è talmente eccezionale, sia per l'aspetto esteriore (provate, tenendone in mano uno, a tentare di riconoscere il fungo e l'alga!), sia per il funzionamento, che risulta meritevole di una disciplina a parte rispetto ai funghi: la lichenologia, divenuta da alcuni anni materia di studio anche in alcune sedi universitarie italiane. I licheni ci incordano che il modello preda-predatore non è l'unica relazione possibile in natura tra organismi diversi. Essi rappresentano uno dei microcosmi più affascinanti e seducenti del mondo vegetale: un vero e proprio infinito campionario di forme e colori dalla gamma fantasiosa. Un microcosmo rappresentato da almeno 15.000 specie (di cui oltre duemila conosciute oggi in Italia) che con discrezione ci accompagna un po' dovunque. I licheni sono infatti organismi cosmopoliti, presenti dall'Equatore alle regioni polari e dalle scogliere marine (disdegnano solamente la vita sottomarina) alle maggiori quote della superficie terrestre. Se tronchi e rami degli alberi, terreno, muschi e rocce, pietraie d'alta quota, sono le superfici su cui è più facile osservarli, è possibile tuttavia trovare licheni anche su supporti meno consueti per un organismo vegetale, come metallo, vetro, asfalto, cemento, laterizi. I licheni a modo loro sono in grado di comunicare con noi e di fornirci preziose indicazioni, ad esempio, sulla qualità dell'aria che respiriamo. Infatti la loro sensibilità agli inquinanti atmosferici li rende preziosi strumenti biologici da tempo ampiamente utilizzati in Europa, e più recentemente anche in Italia, negli studi di monitoraggio ambientale. Allo specialista in grado di identificarli possono fornire preziose informazioni sull'habitat in cui vivono, sul microclima, sulla composizione, lo stato nutrizionale e la stabilità dei substrati su cui si accrescono, sui punti di ritrovo preferiti da uccelli e da altri animali e spesso riescono a spiegargli un processo evolutivo durato molti secoli. Rosanna Piervittori Università di Torino
Persone citate: Brandt, Rosanna Piervittori Università, Simon Schwendener
A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.
© La Stampa - Tutti i diritti riservati
- Vacanze di Pasqua sotto la pioggia e con due lievi scosse di terremoto
- SETTIMANA BIANCA 1974
- Lombardia e Italia centrale
- In Corte d'Assise uno sconcertante episodio di criminalità
- Tel Aviv, chiesto al governo di dimettersi Rabbia e sciopero nei territori occupati
- OJVE (°»E)
- Il processo ai dirigenti della Nova Nel frattempo 7 imputati sono morti
- Risolti i casi controversi tra gli eletti del P.s.i.
- IL TIEPOLO DI LONDRA E' AUTENTICO? 20 MILIARDI
- I misteri del "Gran Mogol,, e le loro conseguenze
- Vacanze di Pasqua sotto la pioggia e con due lievi scosse di terremoto
- Bimbo avvolto dal fuoco è salvato dalla nonna
- Il Governo inizia la propaganda per il prestito
- Roma/A 24 ore dalla sparatoria in cui Ú morto il neofascista
- SETTIMANA BIANCA 1974
- La propaganda pel Prestito Nazionale
- Ma Ciano non ascoltò il suo ambasciatore
- La centrale di Montalto sarà chiusa per due mesi
- Stamane di scena la Juventus
- La Juventus prova
- 4 TERRORISTI MORTI UNO FUGGE TUTTI GLI OSTAGGI SONO VIVI ?
- La tragedia della transessuale Richards
- Ci sono 130 mila siciliani, 100 mila calabresi, 80 mila campani e abruzzesi
- Forse altri quattro ufficiali coinvolti nella "trama nera,,
- I rigori sono fatali alla Juve decimata
- Due gocce di sangue possono fare piena luce sull'omicidio
- Iniziato il processo per i «balletti verdi»
- Polonghera, Sommariva, Montafia e Cuneo piangono quattro giovani coppie di sposi morti nell'incendio
- Carabiniere tenta di disarmare una guardia: entrambi feriti
- Alberto Talegalli e due amici uccisi nell'auto che si schianta contro la spalletta d'un ponte
In collaborazione con Accessibilità | Note legali e privacy | Cookie policy