Moody's, dubbi su Bancaroma
Moody's, dubbi su Bancaroma L'agenzia di rating: è comunque bene che nasca un grande polo Moody's, dubbi su Bancaroma «La fusione danneggerebbe la Comit» MILANO. La possibile fusione tra la Comit e la Banca di Roma potrebbe avere effetti negativi sulla Comit mentre potrebbe avere influenze positive per la Banca di Roma nel lungo periodo. E' questa la valutazione fatta dalla Moody's, l'agenzia statunitense di rating che esamina e giudica attribuendo un voto la solvibilità a medio e lungo termine delle primarie banche di tutto il mondo. Moody's afferma che i problemi legati all'integrazione tra due grandi banche, che hanno cultura diversa e che quindi potrebbero registrare difficoltà nello sviluppare rapidamente efficienze operative, probabilmente potrebbero influenzare negativamente la qualità finanziaria (credit strenght) della Comit. D'altro canto, per i fondamentali dell'istituto guidato da Cesare Geronzi, che rimangono relativamente deboli, afferma l'agenzia statunitense di rating, gli effetti non saranno sentiti immediatamente ma saranno largamente positivi nel lungo termine. Secondo Moody's la fusione porterebbe comunque effetti positivi per il sistema italiano del credito che appare ancora frammentato e che deve riorganizzarsi in vista dell'Euro. La valutazione dell'agenzia di rating sugli effetti della possibile fusione tra i due istituti è, per dichiarazione della stessa Moody's, indipendente: il pronunciamento non è stato chiesto dalle stesse banche, afferma Henry Macnevin, vice president e senior analyst della Moody's a Londra, ma da investitori istituzionali. «Abbiamo ricevuto molte richieste» ha detto l'analista escludendo che tra queste ci siano state domande per una valutazione sull'operazione da parte dei vari soci della Banca commerciale italiana e della Banca di Roma. La valutazione, per ammissione dell'analista, è abbastanza generica e non entra nei singoli punti di forza e debolezza dei due istituti («anche perchè non è ancora nota la struttura dell'operazione» sottolinea Macnevin) e si basa soprattutto sulle ultime valutazioni fatte sul merito di credito delle due banche dall'agenzia. La Banca commerciale italiana ha una valutazione al per i depositi a lungo termine, p-1 per quelli a breve e c+ sulla solidità finanziaria. Il rating della Banca di Roma è stato ridotto in giugno e i livelli sono a3, p-2 e d+. Non c'è stato invece alcun pronunciamento sulle ventilate ipotesi di aggregazione tra la Banca commerciale Italiana ed il San Paolo di Torino: «Non esprimiamo nessun giudizio perchè non c'è nulla di concreto» ha detto. [r. e. s.] il numero uno di Bancaroma Cesare Geronzi
Persone citate: Cesare Geronzi, Henry Macnevin
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