Mascarpone killer In 16 a giudizio

Mascarpone killer In 16 a giudizio Napoli: morti per botulismo Mascarpone killer In 16 a giudizio NAPOLI. Sedici persone sono state rinviate a giudizio per i reati di omicidio colposo e lesioni dalla procura circondariale di Santa Maria Capua Vetere (Caserta), nell'ambito dell'inchiesta sui casi di tossinfezione botulinica verificatisi in Campania e Calabria tra la fine di agosto e l'inizio di settembre del 1996. La tossinfezione causò la morte di un giovane di 15 anni, Nicola Sagiomo di Parete (Caserta), deceduto dopo aver consumato un tiramisù confezionato con mascarpone prodotto dalla ditta «Giglio» di Reggio Emilia, e il ricovero in vari ospedali del fratello di Nicola Sagiomo, Gaetano, e di decine di altre persone che avevano ingerito mascarpone infetto. Al termine dell'indagine (una delle più complesse per i casi di infezioni alimentari) condotta dal pm Donato Ceglie - sono decine i testimoni dell'accusa che dovranno comparire davanti al pretore di Trentola il 26 febbraio - è stato chiesto il giudizio per Giovanni Tanzi, legale rappresentante della «Giglio Spa» di Reggio Emilia, per il direttore dello stabilimento. Saturno Ferrari, per l'allora amministratore delegato del Cda della «Giglio», Luigi Adorni, nonché per responsabili della produzione, dei sistemi informativi, del responsabile approvvigionamento latte e per altri dipendenti. [m. e]

Persone citate: Donato Ceglie, Giovanni Tanzi, Luigi Adorni, Nicola Sagiomo

Luoghi citati: Calabria, Campania, Caserta, Napoli, Reggio Emilia, Santa Maria Capua Vetere