Discoteche chiuse a Cuba «Alt al turismo sessuale»

Discoteche chiuse a Cuba «Alt al turismo sessuale» Motivo: le prostitute vi trovavano i loro clienti Discoteche chiuse a Cuba «Alt al turismo sessuale» L'AVANA. Discoteche chiuse all'Avana, dove centinaia di turisti hanno trovato le porte dei più famosi locali della capitale cubana sbarrate. Le discoteche risultano chiuse sino a nuovo ordine e senza una motivazione ufficiale, anche se da più parti si parla dell'avvio di una campagna di «moralizzazione» da parte del governo contro il fenomeno della prostituzione e di un turismo sessuale che interessa sempre più anche le minorenni. Questo giro di vite contro il fenomeno delle «jineteras» e del loro sfruttamento arriva dopo che il primo segretario del Partito comunista dell'Avana, Estaban Lazo, ha detto lo scorso fine settimana che «i crimini legati alla prostituzione sono come una palla di neve in cima ad una montagna». La scorsa domenica, inoltre, l'organo dei giovani comunisti, «Juventud rebeld», ha scritto che a Cuba «abbiamo dovuto af¬ frontare fenomeni nuovi come 10 sfruttamento della prostituzione, la corruzione amministrativa, il traffico internazionale di droga e lo sfruttamento dei minori». Ed è per questo che per centinaia di turisti, tra i quali molti italiani, che si spostavano da una discoteca all'altra la risposta è sempre stata la stessa: «Chiuso non si balla». Il «Comodoro», la più famosa discoteca dell'Avana, secondo un agente della sicurezza era chiusa fino a nuovo avviso senza nessuna motivazione, mentre 11 «Palazzo della salsa», situato nell'hotel Riviera e palco delle più conosciute orchestre di salsa, secondo un vigilante era chiuso per riparazioni. Chiuso anche il «Papàs» alla Marina Heminguay, altro conosciutissimo locale, mentre il «Cafe cantante», sotto il Teatro Nazionale, di fronte alla Piazza della Rivoluzione, risulta chiuso temporaneamente. [Ansa]

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