«Di Pietro addio, sposiamo D'Alema» di Raffaella Silipo

«Di Pietro addio, sposiamo D'Alema» «Di Pietro addio, sposiamo D'Alema» «Basta flirt», per la Federcasalinghe è «amore vero» Di Pietro? Una «cotta estiva». Il vero amore, «lento ma stabile», è per Massimo D'Alema. Chiamando in causa la sempre attuale dicotomia tra affetto sicuro e passione travolgente, la presidentessa della Federcasalinghe, Federica Rossi Gasparrini, situa così politicamente il Congresso nazionale, da oggi a Fiuggi sul tema «Donne protagoniste: del tempo di vita, del tempo di lavoro». Gasparrini spiega la posizione politico-affettiva del movimento: «All'ex pm ci aveva avvicinato la vicenda referendaria, ma ora guardiamo con attenzione a D'Alema, l'uomo che sta costruendo la socialdemocrazia italiana». Gasparrini non è nuova a metafore amorose e matrimoni di interesse politico. La sua frivolezza, in questo campo, è diventata proverbiale, tanto da renderla un affidabilissimo termometro delle temperature del potere. In principio, era l'epoca del Caf e dell'adolescenza del movimento, il marito ideale era Andreotti, quel che si dice un sostituto della figura paterna. Poi toccò per un breve periodo a Mariotto Segni, nel genere compagno d'università. Ma a interrompere il romanzo arrivò, nel 1994, la passione bruciante per Silvio Berlusconi, che la conquistò con la storica frase «sono anch'io un donnino di casa». Già l'anno dopo però il Cavaliere era declassato al ruolo di amante («Il Polo ci trattava come servette») e- spuntava l'astro D'Alema, sebbene affiancato a Lamberto Dini: quest'ultimo, incoraggiato anche dall'entusiasmo della signora Donatella, presenta la Gasparrini alle elezioni. Ma il flirt con il ministro degli Esteri dura poco, e a D'Alema (non ancora in grado, evidentemente, di assumere il ruolo di fidanzato da solo) viene affiancato Di Pietro. Siamo al congresso dell'anno scorso: «Massimo e Antonio - li presenta Gasparrini -, i due amici delle donne, ma soprattutto due uomini, e guardate che uomini». Ma per il ruspante Di Pietro trattasi solo di una sbandata della maturità: il cuore oggi batte stabilmente per l'affidabile leader diessino. D'Alema, insomma, si guadagna sul campo la palma di miglior marito fin de siede. Sarà per le sue confessioni sul matrimonio - «Una cosa che si arricchisce con il tempo» - o per il rapporto con i figli - «La mattina mi alzo presto, gli preparo la colazione e li accompagno a scuola». «D'Alema è un uomo molto interessante - dice la Gasparrini, che era pure sottosegretario al lavoro nel governo Prodi - un amore che ha avuto bisogno di tempo per crescere ma adesso è stabile». Una relazione molto diversa - precisa - da quella con Di Pietro. «Di Pietro ci piaceva quando non era un politico, adesso le cose sono cambiate rispetto all'ultimo congresso quando il calore che lo accolse fu molto superiore rispetto al leader della Quercia». Quanto alla possibile gelosia con Marini, altro tradizionale punto di riferimento politico per le casa¬ linghe, la Gasparrini è diplomatica. «E' un po' più rigido di D'Alema e non ha il suo sorriso. E' comunque un uomo molto coraggioso». Su Romano Prodi, nemmeno un cenno: co sa che, dato il proverbiale fiuto federcasalingo, dovrebbe quantomeno preoccupare il premier incaricato. Ma la vera aspirazione di Gasparrini emerge, a sorpresa, nell'ultima frase: «Le donne chiedono la stabilità politica come fattore essenziale». Vorrei ben dire: tener dietro alle evoluzioni parlamentari e continuare a cambiare tutti questi mariti è una faticaccia, signora mia. Raffaella Silipo La presidentessa Gasparrini «Berlusconi? Che delusione «Leader diessino affidabile» Ci trattava come servette» V Federica Rossi Gasparrini presidentessa della Federcasalinghe

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