Di Pietro: non siamo saltafossi di R. Int.
Di Pietro: non siamo saltafossi Di Pietro: non siamo saltafossi All'Ulivo: «Dovete scegliere tra VUdr e noi» ROMA. «Non saremo mai dei saltafossi, siamo contro gli inciuci e contro chi farà accordi che modificheranno il voto del 21 aprile. In questo caso, ci sarà il voto contrario dei parlamentari dell'Italia dei Valori». Lo afferma Antonio Di Pietro, senatore dell'Ulivo, abbandonando bruscamente il vertice del centrosinistra a Palazzo Chigi. Un «no» senza appello, quello dell'ex pm, ora leader del movimento «Italia dei Valori». «Siete dei calabrache, o me o Cossiga». Poi Di Pietro ha richiamato le distinzioni presenti nell'Udr: «E' un partito rimasuglio, ci sono referendari e antireferendari ma tutti vogliono il ritorno del proporzionale. Non si capisce chi fa il prete e chi fa il sagrestano...». Ma la «scomunica» è incrociata. E il picconatore replica seccamente all'ex pm: l'Udr ha bocciato il tentativo di un nuovo governo Prodi per i «pasticci» dell'Ulivo e del presidente incaricato, ma anche «per gli anatemi» scagliati da Di Pietro. Parlando con i giornalisti al termine del vertice dell'Udr, l'ex Presidente della Repubblica osserva: «Ci sono stati anatemi nei miei confronti da parte di Di Pietro, che dovrebbe dimenticare una.volta per tutte di essere un pm. Perché è solo un cittadino comune che, come me e come molti in questo Paese, o è inquisito o può esserlo». Il senatore dell'Ulivo, comunque, non demorde: «Siamo dell'idea che ci debbano essere solo le emergenze: legge finanziaria e legge elettorale. Ma non un rimescolamento delle carte - sostiene Di Pietro nella conferenza stampa convocata subito dopo l'incontro a Palazzo Chigi -. Invece, siamo andati lì e nella maggior parte sono disponibili a dialogare con l'Udr senza limiti di tempo, ad accettare condizioni capestro..,». Di Pietro ribadisce la contrarietà del suo Movimento e dei parlamentari che vi fanno riferimento ad appoggiare un governo che si basi sui voti dell'Udr al di là delle «emergenze» che il Paese deve affrontare. Il senatore del Mugello spiega l'alternativa posta durante la riunione a Palazzo Chigi: «O si cerca una maggioranza all'interno del centro-sinistra (quella uscita dalle elezioni del 21 aprile), o si torna a votare». «Noi - conclude - vogliamo rappresentare l'Ulivo fino in fondo. Non siamo disposti a tradire gli elettori». Infine, una battuta pepata per Romano Prodi: «Basta che la prossima volta scelga l'ora giusta per verificare la maggioranza, l'ultima volta per esempio c'era chi non poteva venire per allattare...», [r. int.]
Persone citate: Antonio Di Pietro, Cossiga, Di Pietro, Romano Prodi
Luoghi citati: Roma
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