Trainspotting va di notte è per adulti

Trainspotting va di notte è per adulti Gori difende il film Trainspotting va di notte è per adulti ROMA. «Trainspotting» di Danny Boyle, in onda stasera alle 22,40 su Italia 1 in prima tv sarà introdotto e seguito da uno speciale «Studio aperto» condotto da Paolo Liguori, con alcuni ospiti che commenteranno le tematiche e le immagini del film. L'annuncio della messa in onda del film-scandalo (in Gran Bretagna è stato vietato ai minori di 18 anni, in Italia ai 14 ed è diventato un «cult-movie») su un gruppo di giovani tossici di Edimburgo, aveva sollevato numerose polèmiche. Ieri Giorgio Gori, direttore di Italia 1 ; si è difeso dalle polemiche dichiarando che «"Trainspotting" va in onda in un orario in cui si ci può attendere che il pubblico sia selezionato, adulto e consapevole. Questo del resto presuppone la legge che consente dopo le 22,30 la trasmissione dei film vietati ai minori di 14 anni. "Trainspotting" in nessun modo può essere letto come un inno alla droga. Anzi: è sgradevole e angosciante. E' un film indiscutibilmente contro la droga. E anche per questo la sua messa in onda va vista come un atto consapevole e del tutto responsabile». La storia racconta la vita di un gruppo di adolescenti tossici della periferia di Edimburgo. Il film andrà in onda senza tagli, visto che in seconda serata possono essere trasmessi i film vietati al cinema ai minori di 14 anni. Ernesto Caffo di Telefono Azzurro è contro la «prima tv» di «Trainspotting»: «Un film come questo, ma anche certi filmati e certi videoclip espressione di cultura e subcultura estremamente violenta, non dovrebbero mai passare in tv, a prescindere dal divieto che hanno avuto al cinema. Una cosa è il cinema, un'altra è la tv». Quando nel '96 uscì in Italia, molte furono le prese di posizione contrarie, ma c'è stato anche chi, come Vasco Rossi, apprezzando l'ironia del film di Danny Boyle dichiarò che lo avrebbe fatto vedere «tranquil lamente» anche al figlio di 5 anni: «Se uno vede questo film non può più drogarsi», disse.

Persone citate: Danny Boyle, Ernesto Caffo, Giorgio Gori, Gori, Paolo Liguori, Vasco Rossi

Luoghi citati: Edimburgo, Gran Bretagna, Italia, Roma