Carramba, Striscia attacca le luci

Carramba, Striscia attacca le luci Ancora polemiche sulla cassaforte del miliardo. La Rai: tutto regolare Carramba, Striscia attacca le luci Ricci: «Chi sta a casa rischia un bell'infarto» ROMA. Torna all'attacco di Raffaella Carrà Antonio Ricci con «Striscia» e i suoi due uomini Greggio e Iacchetti. Quella luce, quella luce verde, hanno accusato di nuovo, quando la cassaforte non si apre, può far insorgere indebite speranze in chi sta a casa, può far illudere d'aver vinto il miliardo, può far credere di aver finalmente cambiato vita, può perfino provocare un malore, un colpo al cuore, la morte. E morire per la Lotteria di Capodanno non è un bel morire. Lunedì sera c'era stato il primo colpo di sciabola di «Striscia»: la cassaforte di «Carramba che fortuna» domenica non s'era aperta, nonostante il «semaforino» indicasse luce verde. Che ci fosse un imbroglio? Rapida la risposta della Rai: «La Carrà in trasmissione aveva fatto la controprova infilando l'altra scheda magnetica nella serratura e la cassaforte s'era aperta. Dunque la scheda scelta dalla concorrente era sbagliata e Ricci aveva fatto il furbo non mostrando per intera la sequenza». Ma Antonio Ricci ieri sera ha negato, non è uomo da arrendersi e ha spostato il tiro menando la seconda sciabolata: «Quella luce verde che contraddice i movimenti della cassaforte potrebbe essere pericolosa. Fermatela! La televisione pubblica non può fare una lotteria in cui, all'ultimo momento, si perde il miliardone in premio E' sadismo». E la polemica è ripartita. Paolo De Andreis, l'uomo Rai responsabile di «Carramba», ammette l'errore «tecnico» della lucina verde al posto di quella rossa, ma spiega che il regolamento per ottenere il miliardo parla chiaro: lo si può avere solo se la porta della cassaforte si apre. Allora a che serve la luce? Una belluria in più per far scena, un vezzo che l'altra sera non ha funzionato. «D'altra parte Raffaella Carrà è prudentissima. Ripete continuamente al concorrente al telefono che fino all'ultimo non può dirsi miliardario, che deve aver pazienza, saper aspettare». Ma se quello si illude complice la luce sbagliata? De Andreis: «Non è la Rai a fare la telofonata piombando in una casa sconosciuta. Chi chiama sa che è un gioco: è preparato e mi auguro anche abbia il cuore forte». Questi errori però non possono insospettire la gente? «Lo escludo. I miliardi non sono della Rai ma del Monopolio. A noi piacerebbe distribuirli sempre tutti ad ogni puntata». Inutile quindi l'attacco di «Striscia»? «Loro fanno un programma satirico, la Carrà, anche domenica, con 8 milioni e 200 miia, ha battuto il "Conte di Montecristo", ovvio che venga attaccata dalla concorrenza. Non c'è altro». E invece per Antonio Ricci di altro ce n'è ancora. E infatti, sempre durante «Striscia» di lunedi sera, ha gettato un'ombra pure su «Il lotto alle otto» di Raidue, insinuando che la bionda Flavia, la Dea Fortuna del programma condotto da Massimo Gilletti, prima dell'estrazione prevista avesse già in mano una scheda. Taglia corto Michele Guardi, autore e patron della trasmissione: «Non c'è possibilità di trucco. E' solo che la telecamera ha inquadrato la sua mano dopo che aveva già tirato fuori il tagliando. Su noi non si discute». Per lui il caso è chiuso. [si. ro.) Ori» Ezio Greggio ed Enzo Iacchetti i due conduttori di «Striscia la notizia» Sopra a destra: Raffaella Carrà

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