La Borsa tira il fiato

La Borsa tira il fiato La Borsa tira il fiato IL Mibtel conferma il rimbalzo record della vigilia e chiude con un recupero dello 0,28% (a 17.928) tirando il fiato dopo giorni di volatilità estrema. Il mercato si è mosso in buona correlazione con i listini internazionali, mostrando poca attenzione alle vicende politiche, ma denunciando ancora un deficit di fiducia sulle prospettive di una ripresa duratura. Scambi stabili (2.698 miliardi), mentre Wall Streetha ballato tutto il giorno intorno a quota ottomila arrivando, peggiorando nella seconda parte della sessione. In avvio a Milano spazio ai realizzi dopo lo sprint della vigilia (con Mibtel a -1,83% in apertura), poi il mercato ha verificato la tenuta dei livelli raggiunti e ha ricominciato a salire in maniera progressiva. Sostegno dall'andamento analogo degli altri listini europei, ma anche dal ritrovato interesse per alcuni temi individuali, soprattutto Telecom e Olivetti ma anche altri titoli selettivi. Massimo giornaliero poco prima di metà seduta a 18.194 punti (+1,77%), poi il mibtel ha iniziato a riflettere l'incertezza sull'avvio di Wall Street denunciata dai derivati, prima arretrando in maniera composta, poi tornando a tratti in area negativa. I realizzi piovuti sulla Borsa americana, dove la lettera è parsa prevalere - anche se di poco - fin dall'apertura, non hanno comunque impedito al Mibtel di chiudere in area positiva. Le incerte fasi finali sono state accompagnate da scambi sottili, mentre in mattinata l'attività era stata più interessante. Seduta di transizione quindi, con il mercato impegnato a decidere se monetizzare subito il rimbalzo della vigilia o dare ulteriore spazio a un recupero che, seppure vistoso, sembra ancora poca cosa dopo i ribassi degli ultimi due mesi. «In momenti di grande incertezza, dove qualcuno comincia a scommettere sul rimbalzo, il mercato sceglie un punto di riferimento e vi si attiene», spiega il gestore di una banca internazionale, secondo il quale il mercato oggi ha colto indicazioni contrastanti nell'andamento del dollaro (debole contro marco ma in recupero sullo yen). «Al momento - aggiunge il gestore - si ritiene che i segnali di una nuova ondata ribassista potranno venire dai cross dollaro/marco e dollaro/yen, che negli ultimi tempi hanno denunciato per primi le difficoltà degli hedge fund». Telecom al centro dell'attenzione, con scambi per un volume di 334 miliardi, il 12,3% di quelli complessivi. Il titolo è tornato al di sopra di quota 10.000, salendo fino ad un massimo di 10.195 lire e terminando poi a 9.924 lire (+5,75%). Acquisti dettati dai fondamentali e scommesse sulla possibile nomina di un amministratore delegato sono stati all'origine del rialzo. Da segnalare che Tim (-0,86%) ha trascurato la conferma che verrà esteso anche alla società di telefonia mobile lo schema di buy back predisposto per Telecom. Acquisti sulla base dei fondamentali anche per Olivetti (+ 5,70), oggetto di interesse da parte di istituzionali italiani ed esteri, con scambi ancora in crescita, per un controvalore di 208 miliardi. Più selettivi i titoli bancari, protagonisti della fiammata della vigilia. Salgono ancora le Comit (+1,64%), tirano il fiato le Banca Roma (-1,23%), mentre Imi (-4,54%) e Sanpaolo (-4,12%) non hanno beneficiano dell'attesa per il cda tenuto a torino, che ha ribadito il mandato al presidente e agli amministratori delegati «di istruire le possibili aggregazioni o acquisizioni». Rimbalzi per titoli largamente penalizzati nelle fasi di discesa: risalgono Benetton (+4,73%), Mompart (+3,10%), Finmeccanica (+5,79%), Mediolanum (+5,46%) e Pirelli (+2,40%), si conferma il ritorno d'interesse per alcuni assicurativi. [Radiocor]

Persone citate: Olivetti

Luoghi citati: Milano, Sostegno