Sanpaolo-lmi aspetta la Comit

Sanpaolo-lmi aspetta la Comit Pia2za della Scala per ora tratta con Bancaroma. Torino: il futuro dipende da loro Sanpaolo-lmi aspetta la Comit E studia accordi a tutto campo MILANO. Il San Paolo di Torino riconferma il suo interesse a esaminare «tutte le possibili aggregazioni o acquisizioni basate sulla condivisione di obiettivi comuni» per rispondere alla sfida europea, ma sulla Comit si tiene abbottonato. Nel comunicato uscito alla fine di comitato esecutivo e consiglio di amministrazione, si riafferma la volontà di crescere ancora, si sottolinea che i futuri partner potrebbero essere stranieri, ma non si nomina la Banca Commerciale. Segno che per il momento il prudente Luigi Arcuti, presidente del polo torinese, preferisce stare alla finestra. Anche perché, assicura qualcuno, la Banca di Roma è considerato un problema non facile. A Milano per un incontro tra il gruppo Ifi-Ifil e gli analisti finanziari, il presidente dell'If il Umberto Agnelli lascia cadere: «E' la Comit che deve parlare», mentre l'amministratore delegato Gabriele Galateri osserva: «Noi siamo azionisti del San Paolo e abbiamo detto una cosa, che è stata esagerata: quando il San Paolo propone e studia opportunità di sviluppo ponendosi come polo aggregante a noi fa piacere, e non possiamo che sostenerlo in questa direzione. Quali siano le possibilità e le specifiche iniziative, dipende molto da loro e da chi loro hanno di fronte». Arcuti dunque aspetta, mentre gli amministratori di Comit proseguono i contatti con i colleghi dell'istituto romano per prepararsi alle due diligence, nel solco del man- dato avuto dal comitato esecutivo di esplorare la proposta di fusione avanzata da ufficialmente da Bancaroma. Tuttavia, poiché la lettera di Arcuti con l'apertura a studiare un'eventuale intesa è agli atti, si dà per certo che la banca di piazza Scala presto dovrà aprire il dialogo anche con Torino, insomma «parlerà». Intanto domani il presidente di Commerzbank Martin Kohlaussen sarà a Milano per inaugurare la filiale dell'istituto tedesco, e certamente non si sottrarrà alle domande sulla Comit, viste le sue recenti durissime prese di posizione contro Deutsche Bank per essere entrata, senza avvisare nessuno, nell'azionariato Comit. Sarà interes- sante capire, ad esempio, da cosa trae il convincimento che Deutsche Bank sia «isolata» a piazza Scala e non possa contare su nessun alleato. Quanto a Deutsche, nulla trape- la da Francoforte. E nulla trapela nemmeno da Parigi e dall'altro grande azionista di Comit, Paribas. Nessuna conferma c'è stata alle voci che contatti privatissimi siano in corso per trovare una soluzione ed evitare lo sconto in assemblea, quando gli azionisti della Commerciale saranno chiamati a ratificare la fusione con la Banca di Roma. Quali potrebbero essere le monete di scambio? Teoricamente la Deutsche ha da offrire all'istituto milanese e ad alcuni dei suoi azionisti di più rispetto a Commerz. Potrebbe cedere, ad esempio, la sua compagnia di assicurazioni: la Deutscher Herold giudicata troppo piccola ma che, unita alla Amb, consentirebbe alle Assicurazioni Generali di rafforzarsi ulteriormente in Germania, e potrebbe aprire a Trieste nuovi canali distributivi. D'altra parte un alleato assicurarativo forte come le Generali può far gola a Commerzbank, che non possiede proprie compagnie ma ha solo una collaborazione con la svizzera Winterthur (gruppo Credit Suisse). Intanto la Borsa raffredda un po' la tensione sui bancari: Bancaroma cede l'I,13%, Comit guadagna l'I,64%, Imi perde il 4,54% e Sanpaolo il 4,12%. Forse Piazza Affari presagisce tempi più lunghi del previsto. Valeria Sacchi Missione a Milano per la Commerzbank La Deutsche isolata cerca una soluzione dietro le quinte Sto'ftrihìifai!"" lì ;i 11 LA MAPPA DEI SUPERGRUPPI (Le prime sette banche italiane per attivo) Ris. Attivo Utile '97 Gestione San Paolo-lmi 347.895 912 2955 Intesa 310.294 841 2999 Unicredito Italiano'283.942 892 3641 (Bnl- Banco Napoli) 250.531 -2661 2072 Banca di Roma 207.587 -3155 128 Comit 203.696 415 1901 Montepaschi-Bam 173.017 567 1777 Dati in miliardi dì lire

Persone citate: Arcuti, Deutscher, Gabriele Galateri, Herold, Luigi Arcuti, Martin Kohlaussen, Umberto Agnelli, Valeria Sacchi