Gli spaghetti a Wall Street

Gli spaghetti a Wall Street Gli spaghetti a Wall Street Il profumo degli spaghetti arriva a Wall Street, dove l'American Italian Pasta, terzo produttore americano, debutta con il «condimento» di Morgan Stanley e Goldman Sachs e con un carnet azionario di tutto rispetto, 210 miliardi di lire. Il nostro alimento preferito (ne consumiamo 28 chili e mezzo a testa) approda sulle tavole di tutto il mondo, Stati Uniti, Giappone e Russia compresi. E le prospettive, nonostante le battute d'arresto subite dall'economia e dalla finan¬ za nipponica, sono improntate all'insegna dell'ottimismo, con una quota export che potrebbe arrivare nel 2000 al 50% della produzione, e ammontata nel 1997 a 2 milioni 920 mila 157 tonnellate. Ecco perché l'Unipi, che raggruppa gli industriali pastai italiani, ha battezzato il 25 ottobre giornata mondiale della pasta, con una cerimonia a Napoli nel corso della quale verranno premiati, tra gli altri, il sindaco Antonio Bassolino e lo skipper di Azzurra, Cino Ricci.

Persone citate: Antonio Bassolino, Cino Ricci, Morgan Stanley

Luoghi citati: Giappone, Napoli, Russia, Stati Uniti