Subito in coda, c'è il Viagra

Subito in coda, c'è il Viagra a Milano le prime forniture delle pillole, entro domani sarà disponibile in tutta Italia Subito in coda, c'è il Viagra La pillola blu da ieri in farmacia MILANO. Il Viagra è arrivato. Alle 17,30 di ieri i distributori della Pfizer hanno consegnato in diverse farmacie i primi blister con le pillole blu, «diamanti arrotondati» scrivono nel foglietto illustrativo quelli della multinazionale americana. Come se fosse un tesoro, l'oggetto del desiderio di mesi di contrabbando in Italia, l'«apriti Sesamo» per i bilanci della società, schizzati alle stelle. «E alle 17 e 31 ho venduto la prima confezione», racconta Giuseppe Brambilla, della farmacia Carlo Erba di piazza Duomo. Dove entra quel signore con i capelli bianchi, l'impermeabile chiaro, elegante in giacca e cravatta e nemmeno una parola. «Ha fatto la fila, mostrato la ricetta, pagato 83 mila e 500 lire per il blister da 4, dosaggio 50 milligrammi e se ne è andato via», non dice di più il farmacista. Quel signore in impermeabile, forse il primo cliente a Milano, fa parte di quell'esercito silenzioso di tre milioni di italiani, che da ieri hanno una speranza in più. Una speranza chimica, va bene. Con qualche controindicazione, d'accordo. Ma a quel punto, chi se ne frega se i colori sono solo per qualche ora un po' più blu. «I morti negli Stati Uniti? Beh, si sa che non è consigliato ai cardiopatici...», taglia corto Alberto Ambreck, farmacia in piazza Argentina aperta 24 ore al giorno. «Sono in arrivo cinquanta confezioni, ma non credo che ci sarà il boom», assicura lui. E spiega che chi ha voluto provarlo, non ha aspettato i tempi lunghi della legge italiana. «Ci sono miei amici che sono andati in Svizzera a fare il week-end, hanno comperato il cioccolato e pure il Viagra», racconta con un sorriso. «Mi hanno detto che funziona, sembra che funzioni. Ma del dopo, non è che si parli molto...», spiega Ambreck. E ricorda le prime telefonate, quando dagli Stati Uniti arrivò l'annuncio della nuova Era chimica. «In farmacia hanno chiamato in tanti. Uomini, qualche donna. Persone anziane, ma anche giovani, giovanissimi, sotto i trenta anni...», assicura. «Molti dicevano che era per un parente, qualcuno sembrava troppo interessato», fa i conti il dottor Ambreck che a questo punto, coi timbri e il via libera dal ministero della Sanità, deve solo consegnare il prodotto in cambio della ricetta. E di quelle ventimila lire, più o meno, a seconda dei dosaggi, a compressa. «Ma nessuno, davvero nessuno, sembra preoccuparsi per le controindicazioni. A quelle, ci devono pensare i medici curanti, gli specialisti, chi prescrive il farmaco», assicura Ambreck. Anche se qualche volta la ricetta non serve. Anche se in passato, c'era chi offriva forniture garantite di Viagra di provenienza americana o tedesca, praticamente di contrabbando. «Si è presentato da me un si- gnore, distinto. Mi ha dato il suo biglietto da visita, un nome qualsiasi, il numero di un cellulare. Mi ha detto che non c'erano problemi...», racconta Riccardo Legnani, della farmacia omeopatica di piazza Conciliazione. A quella offerta, il dottor Legnani ha detto no. Ma quante pastiglie azzurre sono passate di mano in mano, senza commercio ufficiale, senza garanzie, solo con quell'assicurazione che avrebbero funzionato? «E' successa la stessa cosa con la somatostina, all'inizio», spiega ancora il dottor Ambreck. Mercati paralleli, intermediari senza scrupoli. Allora la speranza di vivere a lungo, adesso quella di vivere in un modo diverso. «Costano, costano care. Ma sono convinto che qualcuno mangerà meno prosciutto, pur di avere il Viagra», giura il farmacista. «Alle nove del mattino si è presentato un giovane, avrà avuto trenta anni. Ha chiesto del Viagra, non c'era ancora, gli ho detto di ripassare. Non è più venuto, sarà andato da un'altra parte», dice Vassili lliopus della farmacia comunale alla stazione Centrale. «Per adesso abbiamo chiesto solo uno o due campioni, per sondare il mercato. Ma so che qualcuno ne farà incetta», è convinto. «Sì, anche noi ne abbiamo preso una o due confezioni. Ma non sono sicura che le venderemo. Non c'è stata richiesta, almeno per ora», smentisce tutti Maria Luisa Bertuzzi, di una piccola farmacia comunale tra via Porpora e via Ampere, alla periferia della città. Un quartiere popolare, molti pensionati ma pochi disposti a pagare per una sola pastiglia ventimila lire, non rimborsabili dal servizio sanitario nazionale. Allora dottoressa, è un problema di prezzo: «Magari sono'tutti sani, ma quello che fanno di notte non lo dicono certo a me...». Fabio Potetti «I morti negli Usa? Si sa che non è consigliato ai cardiopatici» Il primo cliente è un anziano: tace, consegna la ricetta, paga ed esce A Alle 17,30 di ieri i distributori hanno consegnato i primi blister di Viagra, «diamanti arrotondati» è scritto nel foglietto illustrativo

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