Il Papa telefona e ringrazia Vespa di Raffaella Silipo

Il Papa telefona e ringrazia Vespa «Grazie a lei e ai partecipanti per tutto quello che avete preparato e detto» Il Papa telefona e ringrazia Vespa In diretta a «Porta a porta» ROMA. «Pronto chi chiama? Da dove chiama?». A Bruno Vespa muore la voce in gola. Il giornalista si sta muovendo con il consueto agio un po' sornione nel familiare scenario di «Porta p porta», tra telecamere, divani bianchi e pochi imprevisti accuratamente programmati, quando ecco dall'altro capo del filo la Sorpresa, che ha l'inconfondibile accento di Papa Wojtyla. «Signor Vespa, vorrei ringraziare lei e tutti i partecipanti per tutto questo che avete preparato e detto. Molte grazie...». Il conduttore e commosso, stringe convulso al petto la cartellina blu con la scaletta: «Grazie a lei Santità, questa è una sorpresa che francamente non ci aspettavamo». Un grande applauso del pubblico e degli ospiti in studio saluta l'inatteso Inori programma, un'improvvisata anche per il portavoce vaticano Navarro Wells: «Non era previsto - sorride -. Non so se abbia visto tutto il programma. Evidentemente Ita sentito di dover intervenire. E lo ha fatto...». Intanto Vespa cerca di riprendersi dallo choc. La vecchia volpe del Tgl, chi; da trent'anni mostra un viso immutabile di fronte a crisi di governo, catastrofi naturali e omicidi plurimi, quasi ricaccia indietro le lacrime. Si scusa. «Anche i giornalisti hanno un'anima - sussurra - abbiate pazienza...». A telecamere spente, Vespa non riesce a nascondere la soddisfazione: «Sono senza parole - conlessa -. La felicità pura. Giovanni Paolo 11 ci ha latto un regalo, e ora siamo qui a chiederci se meritiamo tanto. 11 Papa lavora, prega, ha tante cose da fan; e non avrei mai pensato che a qxiell' ora potesse vederi; la trasmissione. Telefonarmi, poi...». E' quel che si dice una consacrazione in diretta per Vespa e il suo speciale dedicato ai vent'anni del Papa, speciale fortissimamente voluto dall'ex direttore del Tgl. «Anche si; fossimo una rete o una redazione di mussulmani - aveva detto - avremmo comunque dedicato una trasmissione a questo Papa che ha segnato il secolo. Io l'ho conosciuto nel '79 quando era ancora Cardinale a Cracovia. Allora gli chiesi: "Non sarebbe tempo di avere un papa polacco?"». Chissà se il feeling è cominciato allora, cento per «Porta a Porta» e Raiuno è stata una serata memorabili;, con un susseguirsi di coiitributi, omaggi e testimonianze di altissimo livello. Riccardo Muti ha celebrato l'evento suonando per la prima volta dalla Cappella Sistina (! riunendo eccezionalmente l'Orchestra della Scala di Milano e il Coro dell'Accademia di Santa Cecilia. «Non ci sembrava vero il giorno in cui la Santa Sede ci ha comunicato che avrebbe concesso la Sistina - ricorda Vespa -. E Muti ha dimostrato una grande generosità, è impegnatissimo». Nel «parterre» molti altri artisti, tra cui Vittorio Gassman e Susanna Tamaro. Anche Ronaldo, il fuoriclasse dell'Inter, ha ricordato il suo incontro con il Pontefice. In coda c'era quello che negli intenti di Vespa doveva essere il «pezzo forte» della serata, ossia l'Lntervoista all'attentatore del Pontefice Ali Agca. Ma gli eventi hanno superato la scaletta, e la telefonata senza precedenti entra a buona ragione nell'epica della nostra tv. Per la guerra dell'audience, stavolta, non c'è storia: quale illustre ospite potrà mai contrapporsi a Sua Santità? Raffaella Silipo La serata televisiva era dedicata ai ventanni del Pontificato di Giovanni Paolo II Il Papa ha ringraziato in diretta Vespa per lo speciale sui vent'anni di pontificato

Luoghi citati: Cardinale, Cracovia, Milano, Roma