Scalfaro a Prodi: riprovaci

Scalfaro a Prodi: riprovaci Colpo di scena dopo le consultazioni, ma in serata Buttiglione e Mastella sembra Scalfaro a Prodi: riprovaci 7/ «preincarico» per trovare una maggioranza certa ROMA. Si ricomincia da Romano Prodi. 11 presidente del Consiglio, sconfitto in Parlamento e deciso, fino a lunedi, a dire «no» a un nuovo incarico, ieri ci ha ripensato e ne è seguita una inevitabile reazione a catena. 1 gruppi dell'Ulivo, più Dini, sono andati da Scalfaro a proporre, unanimi, il nome di Prodi per formare il nuovo governo. La delegazione dell'Udr cossighia na ha detto al presidente della Repubblica che non ha nulla contro Prodi come persona. E Scalfaro, a sera, ha tirato fuori dal suo cappello un cauto incarico esplorativo per Prodi. Ovvero, una «sorta di preincarico» come lui stesso lo ha definito e «quasi obbligatorio», visto il «consenso unanime» di Ulivo, Udr, Cossutta e gruppi misti. Cioè Scalfaro mette le mani avanti spiegando che non poteva fare altrimenti. Mostrava ottimismo il capo dello Stato, ma ieri sera faceva capire anello (a beneficio di Cossiga e del Polo) che le elezioni sono diventate un rischio concreto e che lui lavora «per impedire che si tronchi la legislatura». Romano Prodi, salito al Quirinale ieri sera stessa, si è preso l'incarico di verificare se trova «una maggioranza parlamentare certa» per un nuovo governo. Prodi riferirà a Scalfaro «nel più breve tempo possibile». Il problema è dove trovare la maggioranza certa che chiede Scalfaro. Il capo dello Stato sembra escludere un eventuale piano di Prodi per raccogliere in Parlamento quel pugno di voti in piìi che gli son mancati la scorsa settimana. Perché questa non sarebbe una soluzione «certa». Per essere sicuro di avere la maggioranza, Prodi devo portare al capo dello Stato un documento che certifichi che l'Udr voterà la fiducia. E qui sorgono molti dubbi, dopo che erano fiorite le tenere pianticelle dell'ottimismo durante questa giornata fitta di colpi di scena. Prodi, infatti, ha esordito in un modo che ha gelato l'Udr, facendo capire che non si pone il I problema di chiederne i voti. E' lui che pone le sue due condizioni: avere la possibilità di operare in coerenza con i propri programmi e verificare l'esistenza di un reale appoggio in Parlamento. Non ha parlato più, va sottolineato, di maggioranza del 21 aprile, come l'Udr chiede. Ma un Prodi che pone condizioni è proprio quello che non ci vuole per il partitili» di Cossiga, che ieri ha sbandato vistosamente (Buttiglione diceva sì all'ipotesi Ciampi, e Cossiga diceva no), tirato indietro dai parlamentari | più vicini al Polo e a rischio di prematura scissione. E' stato Franco Marini, segretario del ppi, a premere su ; Cossiga perché voti a favore di Prodi. Lo ha fatto promettendogli una lista unica alle elezioni europee e spiegandogli che, altrimenti, si va ad elezioni anticipate subito, non certo favorevoli per la giovane Udr. Secondo Marini (e secondo l'Ulivo), si dovrebbe formare un governo che, di fatto, duri due mesi (anche se Scalfaro ha spiegato che non esistono governi a termine), per fare poi «una verifica profonda a gennaio» e vedere se si può governare insieme. Più brutalmente, il vicesegretario «prodiano» del ppi, Enrico Letta, ha detto a Cossiga di «non tirare troppo la corda. Se si spezza si va al voto e a noi il voto non ci mette paura». L'avvertimento di Letta è stato preso, dall'Udr, per un messaggio di Prodi. Al quale si è aggiunta la prevenzione di Armando Cossutta per «un governo basato sulla maggioranza uscita dal voto del 21 aprile. Qualcuno potrebbe ripensarci. A buon intonditor...». Inevitabilmente sono cresciuti i sospetti e i timori dell'Udr di finire in una trappola. Cioè, che Prodi tenti di rendere superflui i voti dell'Udr, cercando di ricrearsi la maggioranza autonoma che gli è man¬ cata per un voto. «Questo dubbio ce l'abbiamo bello stampato in mente - ammette Angelo Sanza, vicesegretario dell'Udr - e noi non accettiamo lo scherzetto. Io di 'sto Prodi bis non ne vedo la consistenza». L'Udr potrebbe almeno astenersi? «Non facciamo pagliacciate. Non ce ne frega niente. Andiamo a votare» è la replica furibonda di Sanza. Questo per capire gli umori tempestosi che circolano nelle file della creatura di Cossiga. E, alla fine, il senatore a vita ha dovuto dichiarare la sua delusione per la posizione di Prodi. Che non è tale da «incoraggiare una disponibilità dichiarata» dell'Udr. Nella notte si sono riuniti i parlamentari dell'udr per concludere, come ha detto Buttiglione, che «per quanto ci riguarda Prodi ha fallito prima di cominciare. A meno che non dica esattamente il contrario di quello che ha detto». E Mastella: «Abbiamo dato il banservito a Prodi». Alberto Rapisarda ; Il Arriva al Quirinale la delegazione del Polo guidata da Berlusconi ! 12 . . XPerii...: cossuttiar.o Nerio Nesi, si va versò un governo; tecnico \ con Prodi o Ciampi ; 12.30 «Un governo Ciampi per la Finanziaria» è la previsione del senatore L.Giovanni Agnelli ; 13 Termina l'incontro del Polo con Scalfaro. Berlusconi: «Sono contrario ad ambiguità e trasformismi. Elezioni subito o un governo di garanzia». Segue colazione di lavoro tra i leader 13 ; «Pranzo : francescano» per Prodi I e i suoi (i sottosegretari Parisi e Micheli, Letta del ppi e Veltroni) E' qui che la situazione si sblocca 13,45 Buttigliene afferma che il suo partito: è pronto a dire «si a uh Ciampi tecnico ma non ad una ì fotocopia del governo Prodi» 13,48 Cominciano I a risalire le quo-» fazióni di Prodi. Il leader ppi Ma rlni afferma :} aL'Ulivo proporrà a Scalfaro un Prodi senza "1 subordinate» \ 14 \ Colpa di scena. Il portavoce dei Verdi Monconi, uscendo da Palazzo Chigi, dice che Prodi sta «considerando la possibilità di un reincaricp» 14,10 li II sindaco di Roma Rutelli a Palazzo Chigi da Prodi 14,30 i Cossutta ribadisce: «Non isommeremp I i nòstri voti ; con l'Udr» 14,» | Prodi disponibile all'incarico ; secondo fonti dell'Ulivo ! < \■■■\y j | indicherd ! - ufficialmerite < I ...L.J \w ' : Prodi J

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