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ERA MEGLIO DECIDERE PRIMA ERA MEGLIO DECIDERE PRIMA LA decisione presa ieri da un governo dimissionario di autorizzare l'uso delle nostre basi per un eventuale intervento militare della Nato in Kosovo è giusta; avrebbe potuto essere presa anche prima di essere impazientemente sollecitata dai nostri alleati. L'assenso italiano era infatti necessario a Holbrooke che da vari giorni cerca di forzare la mano a Milosevic e ha bisogno di una minaccia efficace e credibile nei suoi confronti. Se l'Italia si fosse dissociata la minaccia non sarebbe stata né efficace né credibile. Bene ha fatto invece il governo a condizionare un diretto contributo delle nostre Forze armate a un voto del Parlamento. Dieci Tornado italiani sarebbero stati utili ma non indispensabili e ogni intervento militare fuori dai nostri confini ha avuto sempre in passato l'avallo di una maggioranza parlamentare. Resta ora da vedere quale soluzione diplomatica sia tuttora possibile. Nessuno può credere che all'odissea di 300 mila profughi si possa mettere fine con incursioni aeree o con i missili. Molti fuggiaschi, probabilmente, temono che un'azione militare aggravi la situazione. Alla loro sorte si può porre rimedio solo creando condizioni di normalità e di sicurezza e questo non può essere fatto dal cielo. Nessun Paese Nato sembra però disponibile a mettere oggi truppe sul terreno per imporre l'ordine nel Kosovo. Si pensa quindi a un contingente di civili, forse mille o duemila he fungano da osservatori e garanti. 11 problema è come garantire la sicurezza di questi ultimi, come proteggere i protettori. Attorno a questo snodo si batte da giorni l'instancabile, roccioso, sgrade vole e insostituibile Dick Holbrooke. Il margine che divide le due posizioni è ampio ma non incolmabile. Ora che non può più giocare su divergenze tra un alleato e l'altro, è molto probabile che Milosevic si adatti a un compromesso. Certo cercherà di riprendersi domani ciò a cui rinuncia oggi. Ma ari che su una lunga strada è necessario i primo passo. Sarebbe stato imperdo nabile se l'Italia lo avesse ostacolato. Boris Biancheri