Oggi Veltroni avrà il fascicolo Grosso di P. Ser.

Oggi Veltroni avrà il fascicolo Grosso Caso doping: il dossier sul laboratorio Oggi Veltroni avrà il fascicolo Grosso ROMA. Oggi la giunta Coni, domani il Consiglio nazionale. Insomma lo sport ci prova, magari con qualche ringraziamento a Bertinotti. Anche se è un'esagerazione far cadere il governo per cercare di evitare che il Coni sia commissariato, certo nel mondo dello sport parecchi hanno sperato che avvenisse. Il prof. Grosso e la sua Commissione consegnano oggi a Veltroni il dossier sulle malefatte del laboratorio antidoping. In segreto, per serietà professionale. Anche se neanche Perry Mason potrebbe far assolvere quella strana organizzazione che ha portato alla sparizione delle prove. E quindi il commissariamento sembrava scontato. Il prof. Grosso (che pure qualcuno aveva indicato come possibile futuro commissario) precisa: «Lo sport non è il mio campo, oltretutto ci sarebbe stata incompatibilità tra il mio incarico attuale e le fantasie di altri. Beati i magistrati, la legge dà loro il tempo per indagare, noi in 30 giorni abbiamo fatto quello che potevamo. Stupendoci anche perché leggevamo cose diverse da quelle che venivano dette a noi. Ora consegniamo il fascicolo a Veltroni, ci pensi lui». All'ex vicepremier probabilmente prudono le mani dalla voglia di fare qualcosa. Ma se già era difficile prima trovare il nome giusto, figuriamoci adesso con il mondo della politica in fibrillazione. Insomma il famoso «stellone» italico brilla alto sopra il palazzo del Foro Italico. I due super condidati, Petrucci e Consolo, ne approfittano per incontrarsi, parlare, provare a sedersi sull'ambitissima poltrona che era di Pescante. Le grandi manovre possono avere inizio. E cominciano anche gli interrogatori: oggi i magistrati romani ascolteranno la dott. Barbarulo e il prof. Nicoletti. Domani toccherà al dott. Rosati e all'ex segretario dei medici sportivi, Gasbarrone; mercoledì sarà la volta dell'ex presidente dei medici sportivi, prof. Santilli. Quelli che erano i «vertici» del laboratorio potrebbero dare una svolta all'indagine romana. Sarà al lavoro anche il magistrato torinese Guariniello, che comunque non si è fermato neanche ieri, interrogando l'ex portiere Lamberto Boranga, oggi medico. Intanto si aspettano le annunciate dimissioni della Commissione scientifica del Coni. Per concludere, ecco la filippica di Giulivi, presidente della Lega Dilettanti: «Troppo scalpore sul problema doping nel calcio, anche se, in uno sport dagli enormi interessi economici, è possibile che qualche atleta abbia fatto ricorso a certe sostanze. La colpa del governo calcistico è di non aver attuato adeguati controlli. Per il bene di tutti è opportuno che la questione venga chiusa al più presto. Fortunatamente il movimento dilettantistico non è coinvolto: nel nostro settore prevalgono ancora i valori umani», [p. ser.]

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