Cronaca d'una corsa nata male
Cronaca d'una corsa nata male Cronaca d'una corsa nata male Bartoli: guai alla bici, caduta e beffa finale VALKENBURG. Partono in l!"i2, inanca l'azzurro Simeoni. E' nel box italiano coti Velo, la riserva mancata. Scinto e Faresin sono senza collegamento radio: si sono dovute cambiare frequenze e non ci sono abbastanza radioline per tutti. Bartoli, Tafi, Rebellin, Bugno, Zanini e Celestino possono parlare ed ascoltare, Donali, Bellini e Nardello possono solo ricevere. Primo giro di studio, con Baiteli che ha subilo proibenti alla bici. Nella seconda tornata va via lo svedese Anderssson e in dodici lo raggiungono, fra cui Bugno e Zanini (massimo vantaggio dei fuggitivi l'40"). 11 gruppo si ricompone nel corso del sesto giro. Al centesimo chilometro allunga Jaennann, con i belgi Peeters e Mattati, l'olandese Van Hceswijk ed il francese Vasseur. L'azzurro in marcatura stavolta è Donati. Sul Cauberg dell'ottavo giro i sette hanno 2'05". E' la Danimarca che decide di annullare la fuga. Nella discesa del Bemelerbcrg brivido per Bartoli che finisce in terra: cambia la bici e la scarpa destra, li' la quarta volta che deve rincorrere. Lo aiutano Zanini, Scinto e Donati. Intanto Tafi decide che la radio gli dà fastìdio e la butta via. Poco dopo il belga Dierckxens parte in solitudine, abbozzano l'inseguimento Bottini, Bolts, Van Bon e tre tedeschi. Sono quasi ripresi dal gruppo quando Dierckxens parie ancora, stavolta gli si accodano il francese Vasseur, il tedesco Voigt e Tafi. Poi arrivano Van Bon, Boogerd, Armstrong, Magnien e Den Bakker. Troppi big insieme: obbedendo a Fusi, gli azzurri (senza Zanini e Donati, ritirati) riagguantano gli evasi. Prima del Cauberg n. 11 tentano l'allungo il belga Aerts e l'olandese Den Bakker. Nel rettilineo d'arrivo Tafi li raggiunge con Durami e Richard. 11 quintetto viene ripreso, ma Andrea vuol farsi vedere e riparte, col belga Waulors a ruota. Il gruppo è vicino: sul Cauberg ne schizza fuori Armstrong con Markus Zberg a ruota. Salta il tappo della corsa: si accodano Bartoli, Magnien, Boogerd, Garda Acosta. Aebersold, Camenzind, Rumsas, Bolts, Vainsteins e Van Petegem. Insomma: 3 svizzeri, 2 italiani, 2 belgi e le punte d'Olanda, Francia, Usa, Germania, Lettonia e Lituania. Con Bartoli e Tafi (che si abbracciano per la pace siglata) ormai lanciati, gli altri azzurri si schierano su tutta la larghezza della strada: il Mondiale e per i 14 in fuga. Che subilo si scremano sul Cauberg del 13° giro per lo scatto di Armstrong con Boogerd e gli svizzeri Aebersold e Camenzind. Baiteli si aggrega assieme a Van Petegem. Quando la strada spiana e l'aggancio e compiuto, Michele ringrazia il belga con una pacca. Gli altri sette (Zberg scivola in curvai sono poco dietro, ma pronti alla resa. Il gruppo è a 3 minuti. Verso il Bemelerbcrg è Camenzind a scattare e un attimo dopo Boogerd l'ora: l'olandese rientrerà aiutato dalla scia dell'ammiraglia, ma intanto spezza l'equilibrio del gruppetto. Sulla penultima salita Camenzind ha 10" su Armstrong, Bartoli, Aebersold e Van Petegem. Michele s'allunga in caccia ancora in coppia col belga. All'ultimo Cauberg arriva con gli stessi 10" di ritardo. Ormai per l'elvetico è fati a: Camenzind trionfa, Michele si accontenta del bronzo.
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