Giro delia Collina ai nordafricani

Giro delia Collina ai nordafricani IL POPOLO DEI PODISTI Cinquemila i partecipanti in una bella domenica di sole: protagonisti anche i bambini Giro delia Collina ai nordafricani Tutto loro ilpodio della classica d'autunno EATI gli ultimi, perché si .divertono. Se la ridono, _ ' chiacchierano, cantano, qualcuno reclama un bicchiere di barbera nel bel mezzo della salita, qualcuna abbozza mi passo di mazurca nella parte più ripida della discesa. lì Giro della Collina è sudore e fatica. Questa ventiquattresima edizione non ha fatto eccezione, e verrà ricordata per il totale dominio degli atleti nordafricani. Il podio è tutto loro, primo Bouazza El Fassihi, del Cus Torino, tredici chilometri in 45'24". Ma il Giro della Collina non è solo agonismo. Per molti torinesi è stata l'occasione per fare una corsetta, o una passeggiata, su e giù per le dolci pendici a due passi dalla città. Erano quasi cinquemila al via in Piazza Zara, secondo gli organizzatori. Subito una distinzione: tra chi fa riscaldamento da una mezzoretta, stretching appoggiati agli alberi, e chi è arrivato assaporando ancora il gusto delle lenzuola e del cappuccino e croissant, accoppiata vietatissima agli atleti più seri. Muscoli stirati, il tempo di stringere la mano alle vecchie conoscenze. Qui la gente seria ha diverse ma- ratone alle spalle, per non parlare della massacrante corsa di cento chilometri Torino-Saint Vincent. Nelle prime file sta chi punta alla vittoria. Dietro, gli attempa¬ ti gridano forte che «ieri sera non ho di sicuro rinunciato a fare l'amore», che «mi alleno appena il lavoro me lo consente», che «questa volta correrò più piano rispetto alle maratone perché voglio stare vicino a mia moglie». Dietro ancora, ci sono gli ultimi. Quelli che ce l'hanno scritto in faccia e ne sono felici, e quasi non si accorgono che la corsa è cominciata. Ma va bene così. C'è chi si culla dei ricordi del passato: «Io ho fatto il primo Giro della Collina - dice Luigi Sineri -, ho corso diverse maratone e oggi va bene così, l'importante è arrivare». Ore 10,15. In piazza Zara El Fassihi taglia il traguardo. Dietro di lui, la prima donna è Grazia Camalleri, della Tranese, nove minuti dopo. Intanto, per le strade della collina si snoda un serpentone di corridori e camminatori. Mentre il primo taglia il traguardo, il serpentone scodinzola, scanzonato. I bambini si la¬ mentano a tratti, e poi presi dall'entusiasmo scattano di corea. I genitori chiacchierano allegramente. I più anziani sono anche i più esperti e vanno su con passo regolare. Da strada Val Salice si fa più dura. Goccione di sudore sui volti dei «meno leggeri», fiato più corto, e il sessantenne che reclamava il bicchiere di barbera dice: «E' meglio se aspetto e me lo bevo poi a casa». Si pensa a correre e a camminare più che ad arrivare. Nel bosco del parco della Rimembranza l'odore del sottobosco incrocia il profumo delle signore uscite dalle ville per portare a spasso i cani, e si fa più netto il pensiero che la discesa è a due passi. La picchiata su Torino sarà trionfale per i due migliori bambini: Luca Scudu, sei anni, ha percorso i tredici chilometri in 1 ora 25' e Martina Cocco, nove anni, ha tagliato il traguardo di piazza Zara un'ora dopo. La partenza del Giro della collina, giunto ormai all'edizione numero 24. Alla fine vincerà Bouazza El Fassihi, del Cus Torino: tredici chilometri in 45'24". La prima donna Grazia Camalleri, della Tranese, è arrivata nove minuti dopo

Persone citate: Bouazza, Bouazza El Fassihi, Fassihi, Goccione, Grazia Camalleri, Luca Scudu, Luigi Sineri, Martina Cocco

Luoghi citati: Torino