Troppi due leader a Bonn di Emanuele Novazio

Troppi due leader a Bonn Il Cancelliere preoccupato: il capo delTSpd mira alle Finanze e al gruppo parlamentare Troppi due leader a Bonn Lafontaine toglie spazio a Schroeder BONN DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Oskar Lafontaine diventerà «superministro», cumulando alle Finanze le competenze per l'Europa e alcuni settori affidati oggi all'Economia, o unirà all'incarico di capopartito anche quello di capogruppo al Bundestag? Mentre nel Mecklemburgo-Pomerania Anteriore l'Spd offre per la prima volta ai neocomunisti della Pds la possibilità di partecipare a pieno titolo a un governo regionale, a Bonn si profilano giorni di battaglia in un partito che la vittoria del 27 settembre ha messo soltanto temporaneamente al riparo dalle tensioni di vertice. Punto di confluenza dei contrasti è per l'appunto Lafontaine, l'uomo che in tre anni ha risollevato l'Spd dal baratro, l'ha ricomposta e riorganizzata e ha reso possibile il ritorno di un socialdemocratico alla Cancelleria dopo 16 anni di opposizione. Quale che sia il suo destino - nel gruppo parlamentare o, più probabilmente, nel governo alla testa di un dicastero chiave - il suo potere crescerà e di molto. Fino a trasformarlo in un «secondo Cancelliere», fino a farne il «tutore politico» di Gerhard Schroeder, che a differenza di Tony Blair in Gran Bretagna è arrivato alla guida del governo senza avere il controllo del partito, rimasto in mani meno «pragmatiche» e più «ideologiche» delle sue? Dietro le quinte, è in pieno svolgimento una partita dalla quale dipenderà la funzionaiità stessa del governo tedesco, legata in larga misura all'evoluzione del rapporto di forza fra Lafontaine e Schroeder. Il primo segno di mia controffensiva mirata a un «riequilibrio», il futuro Cancelliere l'ha inviato con la nomina di Bodo Hombach a ministro della Cancelleria. L'eminenza grigia del governo sarà il conclamato e controverso assertore del «ritorno a Ludwig Erhard», il democristiano inventore della politica sociale di mercato e del miracolo economico tedesco. Braccio destro del nuovo Cancelliere diventerà l'uomo che chiede alla sinistra «la remvenzione della propria politica economica» e che invoca un «nuovo modello di Welfare»: «Lo Stato sociale non deve badare soltanto a ridistri- buire la ricchezza a disoccupati, a poveri ed emarginati, ma deve riuscire anche a stimolare le energie economiche e il rischio», avverte Hombach. Certo a disagio con chi - come Lafontaine - mette volentieri in scena lo Stato se si tratta di garantire pieno impiego e alti salari. Ancora più imbarazzante per Schroeder sarebbe un cumulo fra le cariche di capopartito e ca¬ pogruppo. Un'eventualità che darebbe a Lafontaine il controllo assoluto sulla struttura dell'Spd e sui quasi trecento deputati socialdemocratici al Bundestag, ma che sembra poco probabile: il recentissimo rilancio dello st.es so Lafontaine sembra indirizza to soprattutto a scoraggiare la ri conferma di Rudolf Scharping in favore del proprio candidato, Franz Muentefering. Ieri sera circolavano voci di una mozione di fiducia chiesta dallo stesso Lafontaine nel caso Scharping insistesse nel ricandidarsi. E' su questo sfondo che nel Land orientale del Mecklemburgo-Pomerania Anteriore l'Spd si appresta a varare un governo con la Pds. Una «prima» controversa, alla quale si è arrivati dopo che in campagna elettorale le resistenze di Schroeder nei confronti di possibili collaborazioni regionali con il partito erede della Sed di Honecker erano state superate, e vinte, proprio da Lafontaine e Muentefering. La decisione presa ieri a Schwering indica che le elezioni del 27 settembre hanno rimescolato le carte non soltanto a Bonn ma anche all'Est. E rompe un tabù: quel che nel recente passato non era considerato possibile (in Sassonia-Anhalt ai neocomunisti è stato consentito, dopo non poche controversie, soltanto l'appoggio estemo a un governo di minoranza) diventa politicamente accettabile: l'inserimento a pieno titolo della Pds nel sistema politico tedesco. Emanuele Novazio Divergenze tra il capo riformista e il segretario massimalista Gli ex comunisti per la prima volta nel governo di un Land A sinistra il segretario delI'Spd Oskar Lafontaine e a destra il nuovo cancelliere Gerhard Schroeder

Luoghi citati: Bonn, Europa, Gran Bretagna