Due voci dentro l'uragano di Gabriele Romagnoli

Due voci dentro l'uragano A ME RI CANI Due voci dentro l'uragano BILL Becker, di Key West, Florida, era nello studio radiofonico. La donna, nell'armadio. Lui parlava nel microfono. Lei, al telefono. Entrambi ascoltavano le loro voci alla radio. Lui sentiva, inoltre, il vento dell'uragano scompigliare le parole di lei, che udiva uno scroscio in sottofondo e non sapeva se fosse la linea, a essere disturbata, o la pioggia, a cadere anche nella stanza da cui lui trasmetteva, cercando di tenere un contatto con le persone rimaste sole, assediate dalla tempesta. Lei domandò: «Sento l'armadio muoversi, l'acqua salire, quanto alta può arrivare? Mi porterà via?». Lui non aveva risposte attendibili, il meteorologo della stazione Wwus, che trasmette sui 100 megahertz, era corso a casa dalla famiglia. Bill era rimasto solo nella radio deserta, avrebbe voluto chiudere e andarsene, poi aveva aperto una linea ed erano arrivate le voci, chiedendo conforto e speranza. Fino alla voce di lei: «Mi porterà via?». Lui aveva risposto di no, certo che no, e in quel momento aveva visto l'acqua entrare nello studio e aveva capito che stava mentendo: a lei, a tutti e a se stesso. Sentì boati e scricchiolii, il fischio farsi ululato e la voce di lei divenire flebile. Disse: «Non staccare la linea», mentre la luce andava e veniva. Cercò un disco che durasse abbastanza; trovò «American pie» di Don McLean, otto minuti e trenta secondi. Il tempo di bersi l'acqua con l'aspirapolvere e recitare una lunga preghiera. Quando tolse la musica, lei c'era ancora, il vento non più. Le disse: «Prova ad aprire l'armadio». Lei lo fece, con cautela. I lenzuoli erano isole nel mar della stanza, ma il peggio era passato. Lui guardò l'orologio: l'una di notte. Disse: «Ora esco di qui. Se hai un abito asciutto potremmo prendere un caffè caldo». Lei uscì dall'armadio con fradicia eleganza. Gabriele Romagnoli

Persone citate: Bill Becker, Don Mclean

Luoghi citati: Florida