Gros-Pietro: la Rai sarà in parte privatizzata
Gros-Pietro: la Rai sarà in parte privatizzata Il presidente dell'Ir! conferma le trattative sulla tv digitale: nessun aiuto a Viale Mazzini Gros-Pietro: la Rai sarà in parte privatizzata «La crisi non rallenta la cessione di Autostrade e Finmeccanica» ROMA. La Rai «in base alla volontà degli elettori, in qualche misura potrebbe essere anche privatizzata». A spiegare che nel programam di vendite dell'Iri può rientrare anche la Tv pubblica, seppur non in maniera integrale, è proprio il presidente dell'istituto di Via Veneto Gian Maria Gros-Pietro. L'Iri infatti, secondo Gros Pietro, deve portare avanti il programma di privatizzazioni affidatogli dal governo, quindi oltre a Finmeccanica, Alitalia, Aeroporti di Roma, si potrebbe guardare anche alla Rai. Gros-Pietro ha spiegato di riferirsi al referendum in cui i cittadini avevano espresso la volontà che una rete della Rai fosse privatizzata. E' in questa direzione che deve essere vista la parziale collaborazione con partner privati. Un esempio è la tv digitale, settore in cui la Rai è a caccia di intese con i privati. L'Iri, ha sottolineato il presidente riferendosi alla possibilità di un sostegno finanziario alla Rai, «non fornirà nessun aiuto. Ci è stato chiesto se era possibile partecipare con un intervento eh completamento se il capitale non fosse coperto interamente dai privati. Noi abbiamo detto di essere disponibili a condizione che questa fosse una operazione di mercato e ci fosse l'approvazione del governo». Nella scelta dell'alleanza in cui entrare, Gros-Pietro sottolinea che la Rai «deve decidere autonomamente». «Per la privatizzazione di Autostrade - ha aggiunto il presidente dell'Iri - l'atto importante è la firma della convenzione fra l'Anas e la Società Autostrade. Mi auguro che la crisi di governo non comporti un ritardo. Mi pare che questa firma, ad oggi, sia tecnicamente possibile e ritengo che il governo abbia la possibilità di condurre in porto la convenzione». A proposito non solo della privatizzazione di Autostrade ma, in generale, di tutte le privatizzazioni che toccano Uri, Gros-Pietro tiene poi a specificare: «Il governo è ancora in carico per l'ordinaria amministrazione; continua ad essere nostro azionista. Sono in carica anche le strutture tecniche che si occupano di privatizzazione: il comitato Draghi e gli organi del ministero del Tesoro che esercita i diritti dell'azionista». «Quindi le operazioni già avviate - ha aggiunto il presidente dell'Iri - e per le quali il Parlamento ha già dato delle indicazioni hanno una loro impostazione, che fino a questo momento non è cambiata. Quanto alla tempistica prevista per la privatizzazione di Autostrade è difficile effettuare la privatizzazione entro il '98, anche perchè il sistema bancario a fine '98 sarà impegnato nella conversione all'Euro e questo significa che nel mese di dicembre non si potranno realizzare operazioni importanti». Euro a parte l'obiettivo dell'Iri, confermato da Gros-Pietro, «è di concludere entro il '98 definizione e presentazione dell'operazione in modo che all'inizio del '99 si possa fare il colloca- mento per l'offerta pubblica di vendita e la formazione del nucleo stabile di azionisti». Un nucleo a quota 25% come si ipotizza da più parti? «Non è stato ancora deciso - risponde il presidente dell'Ili - certamente la legge dice che se si va oltre il 30% si deve fare un'Opa e di qui le illazioni in materia». < Quanto, infine, al fattore mercati, nella tempistica della privatizzazione di Autostrade, «certo si deve tener conto dell'andamento del mercato - conclude Gros-Pietro - non solo per la possibilità d'incasso del venditore ma anche per rispetto agli azionisti». Gian Maria Gros-Pietro presidente dell'Iri
Persone citate: Gian Maria Gros-pietro, Gros Pietro, Gros-pietro, Maria Gros-pietro, Mazzini Gros-pietro
Luoghi citati: Roma
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