«Ho successo perché unisco testa e fisico»

«Ho successo perché unisco testa e fisico» Sabrina Fertili: la mia passione è il cinema ma ora faccio teatro «Ho successo perché unisco testa e fisico» SABRINA Ferilli è a casa, sta per andare a incidere due canzoni. Indossa pantaloni di velluto grigio aderenti e pullover bordeaux, i capelli sono sciolti. Si sentono abbaiare due cani, un Labrador e un Lhasa-Apsu (un cane tibetano). Sabrina Ferilli, la politica è sempre la sua passion, ? «Chi vive oggi con un minimo di attenzione verso il sociale non può non interessarsi alla politica». Però lei se ne interessa da sempre. «I miei genitori hanno lavorato nel partito per anni e così non ho sentito parlare d'altro». Lei ha detto che Fausto Bertinotti la faceva soffrire. E' vero? «Ma sì. Quando ci fu la prima crisi dissi: Fausto, pensaci. Perché io sono moderata e per esempio quello che è successo in questi giorni mi preoccupa: mi dà fastidio l'idea che si ricominci sempre da capo. Ho l'impressione che si sia fatto tanto per nulla». Però il suo vero interesse è il cinema. «Sì, io vivo di cinema. Mi stimola, mi appassiona. E' qualcosa che mi viene naturale, che mi coinvolge. Dopo 14 anni è diventato un mestiere ma riesce ancora ad emozionarmi. E' la cosa che mi emoziona di più». Quanti film ha girato? «Tanti. Circa 25, di cui sei-sette come protagonista». Ora ce ne sono due in sala in cui lei è protagonista. «Sì. Da un mese e mezzo quello dei fratelli Taviani, poi quello di Francesco Nuti». I nuovi progetti? «Il teatro: Rugantino, di Pietro Garinei, da dicembre a Roma». Ma insomma, preferisce il cinema o il teatro? «Cinema, tv e teatro fanno parte dello stesso fiume: il lavoro è trasmettere, interpretare. Io preferisco il cinema, anche se certe volte il teatro è più forte». Perché c'è il pubblico? «Sì, il pubblico in sala attento, attimo dopo attimo, emozionalmente più forte». Lei si sente più vicina a Greta Garbo o a Sofia Loren? «Alla Loren, naturalmente, perché italiana e ha espressioni italiane». Vorrebbe girare un film americano? «No. Vorrei che un americano girasse un film italiano. Sono molto patriottica e in questo rispecchio i modelli della Grande guerra di Monicelli con Sordi e Tognazzi, insomma la commedia all'italiana». Lei è anche un simbolo ses- suale. Lo sa? «Ma sì. Dal momento che fai un mestiere pubblico e sei gradevole è inevitabile che ci possa essere questa idea, di essere un sex-symbol, un sogno erotico». Ora però la sua bellezza formosa è di moda più di prima. «Non credo che la carne debba far paura, anzi, al contrario. Più c'è carne meglio è. Le persone pelle e ossa simbolicamente emanano immagini di sofferenza e di malattia. La carne è equilibrio, serenità. Non bisogna certo eccedere, però meglio tre o quattro chili in più che in meno. Sembra che il magro e il patito sia più intelligente perché soffre. E' una maniera piccolo borghese di pensare che chi mangia è stolto, non ha problemi, non è amletico e non si consuma». Secondo lei, gli uomini che genere di donna preferiscono? «Quelli che stanno bene preferiscono donne formose. I disturbati psichicamente, invece, le anoressiche». Lei ha fatto la copertina di «Max» e il giornale è andato a ruba. Che impressione le ha fatto? «Era un servizio tra i più pudici che mi abbiano fatto. Mi fa piacere che sia andato a ruba perché è un atto di affetto nei miei confronti». Lei è molto fisica e anche intellettuale. E' questa mescolanza che fa il suo fascino? «Credo che il fascino non si possa spiegare, si constata. E' difficile capire chi è affascinante. Credo che essere gradevole, ironica, cordiale e schietta abbia fatto di me un personaggio pubblico vincente». Com'è Sabrina Ferilli in privato? «Come in pubblico». Lei a 32 anni non ha ancora marito e figli, perché? «Non ci sono mai arrivata. Ho convissuto con due-tre persone e poi non è successo». Lei cerca l'amore? «Si, costantemente». E come lo cerca? «Dandone tanto e sperando che venga ridato». Adesso è innamorata? «Sì, ma nessuno sa di chi». Allora, sono sempre amori segreti? «Sì, tutti segreti. E' una scelta. Non voglio tirare sotto le luci della ribalta persone che non c'entrano con il mio mestiere. Sapere se sto con uno che è ricco o povero, biondo o moro, sono fatti miei e se dovesse interessare la gente significa che c'è una brutta abitudine». Ma lei, Sabrina, lo sa che questo interessa la gente. «Perché è stata abituata male da chi si sposa in pubblico e vende i baci alle copertine dei settimanali e la nascita dei primi figli ai mensili». Lei vuole figU? «Mi piacerebbe averli. E se aspetto un altro po' forse sarà tardi». Che cosa fa nel tempo libero? «Mi riposo, tanto. Cancello il dovere. Insomma, ozio in casa». Quali sono le sue paure? «Le malattie in genere. Mi fa paura l'idea di soffrire più che di morire. Mi controllo con un check-up ogni quattro anni». E invecchiare? «Per ora no. Quando si sta sulla cresta dell'onda non si pensa a questo problema». Criticano l'eccesso di nudo sulle copertine. Lei che ne dice? «In tutto c'è un limite. Se il nudo fosse sulla copertina di Topolino sarei contraria anch'io, ma se c'è una foto di un grande iotografo su una rivista indirizzata a un certo pubblico lo trovo giusto. Non bisogna mettere il nudo sotto l'inquisizione». E come le sembra il cinema italiano? «Credo ci siano film per tutti i gusti, malgrado l'Italia sia un piccolo, povero Paese». Si sente bellissima? «No, non credo. Però sono vanitosa e per fortima piaccio tanto, pur non essendo tanto bella. Pensi come sono potente». Alain Elkann «Il mio modello è Sofìa Loren Credo che una donna formosa dia un'immagine di equilibrio» .msmmimmm CotnommMl | & Nome, mmik 1 i ^mmmmk 1 1 „ ROMA 1 1 o^«n»..W*MftNA 1 I wowBS8S& | i aofccMwNUBIU. { 1 mm. ............ >!; flotta d*Mfolor«; ROMA »■ il cinema rché sico»ma ora facc«Il mio modeCredo che udia un'imma«S«Dve«S«Svobacocodovech«Pchbae lli»«Mun«Mre«Ll'iMqu«Pcrqu«Ifosauupgz«sp«enm DOMENICA CON

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