In fila per cercare la barca dei sogni di Irene Cabiati
In fila per cercare la barca dei sogni Genova, dai gommoni ai motoscafi: la mappa per un settore che scopre sempre nuovi appassionati In fila per cercare la barca dei sogni Preso d'assalto il Salone nautico GENOVA DAL NOSTRO INVIATO Il signor Micco, di Roma, è venuto al 38° Salone della Nautica con tutta la famiglia, la moglie e due figlie: si è subito infilato nel suo padiglione preferito - quello dei battelli pneumatici - ed ha incominciato a prendere contatti: forse riuscirà ad aggiungere qualche accessorio utile o ad arricchire il suo corredo per la pesca. Certo per lui, come per decine di altri, il pomeriggio è stato un intenso viavai nei vari padiglioni a confrontare prezzi e a valutare la qualità delle offerte. Mamma Luisa Micco e le figlie hanno preferito fare il giro della Fiera: «Andiamo sempre in vacanza in Corsica e il gommone ci permette di fare belle gite, in posti poco frequentati. Certo, ci piacerebbe avere una barca più grande, ma come si fa? Costano troppo!». Scuote la testa e sorridendo sbircia i megayacht che si cullano lungo la banchina principale. A centinaia sono scesi gli appassionati di nautica, fin dal primo giorno, a curiosare fra gli stand, alla ricerca della barca dei sogni - per poterla sognare ancora più forte -, per poi dedicarsi ad una visita accurata di ogni novità sperando in qualche buona occasione. Scoprono che per un motoscafo di 4 metri e mezzo con motore fuoribordo occorrono almeno nove milioni e per un sei metri si spendono 22 milioni. Un cabinato di sei metri costa almeno 29 milioni. Il gommone costa meno ed è più facile da trasportare: cinque milioni possono bastare, però non si sta molto comodi, anche se la chiglia è rigida. Per gli appassionati di vela c'è soltanto l'imbarazzo della scelta fra le derive - acrobatiche e destinate prevalentemente ai giovani più sportivi -, il cui costo si attesta sui 10-15 milioni, ai cabinati monotipo che furoreggiano sui campi da regata. Qui la spesa iniziale è di circa trenta milioni, ma poi, si sa, chi corre lo fa per vincere e, allora, ecco che si cerca la vela più sofistica¬ ta o le attrezzature più facili da maneggiare e quindi più costose. Poi sfilano le barche da crociera difficili da portar via con meno di sessanta milioni. Il ministro Burlando, che ieri ha inaugurato la Fiera, sostiene di aver fatto il possibile: ha tolto il bollo patente, ha reso più snelle le procedure burocratiche per realizzare i porti (che ora sono competenza delle Regioni), promette che toglierà la tassa di stazionamento e poi allargando le braccia sospira: «Ora tocca ai privati organizzarsi per realizzare nuovi posti barca» e informa che nel 1998 si sono potute rilasciare concessioni per 11.500 posti barca mentre sono sotto esame richieste per altri 12.700 posti. «Con questo ritmo - aggiunge - tenendo conto anche del fatto che si tende a sfruttare meglio i vecchi porti aumentandone la capienza, arriveremo a disporre di 200 mila posti barca prima del 2010 e cioè la soglia ideale per un decoroso livello di accoglienza». Ha ragione, il ministro, però questi sono sogni: la realtà è che le Regioni non sono tanto celeri nelle decisioni anche perché, in nome della nautica, non si può dare il via, indiscriminatamente, a tutti i progetti. Un porto può compromettere definitivamente l'equilibrio ecologico circostante. E poi nautica non sono soltan¬ to barche e porti ma anche servizi, assistenza, organizzazione e sicurezza. Nel Sud, dove si concentra maggiormente l'attenzione turistica, pare impresa ardua. Intanto ci si prepara e si sta creando l'Agenzia dei porti turistici: con un numero verde il diportista del Duemila potrà prenotare il posto barca durante la giornata, e scambiare quello di sua proprietà con altri. Una sorta di agenzia blu che sistema i marinai in vacanza. Il Salone è aperto fino al 18 Ottobre con orario 9,30-18,30. Il biglietto costa 18 mila lire (12 mila ridotto). Irene Cabiati Un'immagine del Salone di Genova dov'è possibile confrontare prezzi e valutare la qualità. Per un motoscafo di 4 metri e mezzo con motore fuoribordo occorrono almeno 9 milioni e per un sei metri si spendono 22 milioni
Persone citate: Burlando, Mamma Luisa Micco, Micco
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