Ceruti ucciso per gli appalti truccati

Ceruti ucciso per gli appalti truccati Fermato dalla mafia a colpi di fucile: voleva candidarsi a sindaco per lottare contro i boss Ceruti ucciso per gli appalti truccati // sindacalista voleva bloccarli PALERMO DAL NOSTRO CORRISPONDENTE L'assassinio di Domenico Geraci, 45 anni, sindacalista della Uil ed ex consigliere provinciale di Palermo del Ppi, rilancia l'allarme su una nuova offensiva mafiosa in Sicilia. Cinque colpi di fucile a pompa calibro 12 sparati giovedì sera da due killer su una Fiat Uno alla periferia di Caccamo (9 mila abitanti e 42 chiese, 38 chilometri da Palermo) hanno infranto una lunga tregua. A Caccamo non si uccideva da quando vent'anni fa fu eliminato il ventiduenne Salvatore Scimeca. Dopo essere stato per tantissimi anni il paese più «bianco» d'Italia, un'inaccessibile roccaforte democristiana con 29 consiglieri De e uno solo del Pei, ora Caccamo è retta da una giunta di centro con sindaco il medico Nicasio Di Cola, che per la spietata esecuzione dell'altra sera si dispera: «E' un fatto atroce, proviamo rabbia e repulsione». Il centrosiiùstra contava di conquistare il municipio nel giugno '99. Geraci si era già candidato a sindaco antimafia, contro compromessi e traffici su appalti e subappalti. E non aveva tenuto in conto alcuni avvertimenti, come l'auto bruciata tempo fa. Combattere i boss a Caccamo, la zona «tranquilla» dove dopo 8 anni di latitanza fu catturato Michele Greco, «papa» di Cosa nostra, come faceva Geraci, di questi tempi significa essere contro «Manuzza», cioè il latitante Nino Giuffrè, accusato di una decina di omicidi e delle stragi di Capaci e via D'Amelio. Ieri sera il Consiglio comunale s'è riunito in seduta straordinaria in piazza, con le bandiere a mezz'asta, e ha ribadito il no alle cosche. Uno dei figli di Geraci ha manifestato il suo dolore in strada, insieme coi compagni di classe. Sull'onda del l'emozione è giunto Pietro Larizza che ha annunciato la costituzione di parte civile della Uil. «Geraci era impegnato contro i mafiosi con grande dignità e coraggio - ha detto il leader della Uil - e criminali vigliacchi l'hanno ucciso perché avevano capito che era un simbolo nella zona e aveva le qualità per diventare il prossimo sindaco di Caccamo. Domenico non è morto invano». Il presidente della Provincia, Francesco Musotto (Forza Italia), ha incaricato due avvocati di mettersi a disposizione della vedova e dei tre figli dell'ucciso per patrocinarne appunto la parte civile. Il ministro dell'Interno Napolitano ha parlato di «grave sviluppo della trama criminale in Sicilia» e di un «nuovo segnale della volontà della mafia di colpire le istituzioni democratiche e di tentare di arrestare il processo di rinnovamento avviato da amministratori onesti e coraggiosi». Pur senza scendere nei dettagli per non aprire varchi nel riserbo degli inquirenti, Napolitano ha confermato che vi sono già prime ipotesi investigative. Filoni di indagine che il procura- tore Caselli ha affidato a cinque sostituti della Direzione distrettuale antimafia. Caselli ha detto: «Quando si tratta di mafia, ed è questo il caso, vi sono tre poh che si confondono, si mischiano: quello criminale, quello politico e quello economico. E qui si intersecano tutti e tre. E' ovvio che cercheremo di fare il massimo». Enzo Bianco, sindaco di Catania e presidente nazionale dell'Anci, dice: «La campagna elettorale aveva già fatto intuire quali interessi avrebbe toccato la sua azione amministrativa. Un omicidio preventivo e per questo ancora più vile». C'è anche la testimonianza di Enrico Deaglio, che incontrò Geraci nel luglio scorso: «Era molto popolare - ha detto il giornalista - e pur non facendo mistero della sua decisione di candidarsi a sindaco con un forte programma di legalità, non mi parve in alcun modo preoccupato di eventuali ritorsioni e meno che mai che avesse potuto mettere nel conto la morte violenta». Antonio Ravidà Era già stato nel mirino della criminalità: gli bruciarono l'auto Caselli invia cinque sostituti: «Intreccio criminale, politico ed economico» Sopra, Domenico Geraci A sinistra, la scena del delitto ^^^^^^ ,: ;;;-:;.!&;S;-:::: SJ.;i-:?::;:s ; S£i§»;* ''

Luoghi citati: Caccamo, Capaci, Catania, Italia, Palermo, Ppi, Sicilia