Gli scafisi! gettano i neonati

Gli scafisi! gettano i neonati Gli scafisi! gettano i neonati Lecce, salvati in extremis dai carabinieri LECCE. Il minore dei motori e le urla di aiuto. Nel canale d'Otranto c'è una guerra invisibile che non finisce mai. Inseguiti da una motovedetta dei carabinieri, tre scafisti hanno lanciato in mare novo bambini, costringendo i loro gonitori e gli adulti che gli erano accanto a gettarsi in acqua, abbandonando il gommone che doveva portarli a riva dopo la traversata in Adriatico, dalla costa albanese di Valona fino al Salento. I nove bambini,, fra i quali tre di pochi mesi, sono stati salvati dai clandestini che viaggiavano sul gommone e dai carabinieri che l'avevano poco prima intercettato. Mentre i profughi raggiungevano la riva, gli scafisti hanno puntato la prua verso l'Albania e sono scomparsi. E' questo l'ultimo dramma dal fronte dell'Adriatico, dove ogni giorno si affrontano inseguitori contro scafisti, scafisti contro disperati, criminali contro donne e bambini. Stavolta - ieri sera - 30 clandestini, provenienti dall'Albania e dal Kosovo, sono stati salvati, portati a riva e rifocillati. Erano partiti da Valona dopo avere pagato il «biglietto». Cinicamente efficienti, gli scafisti incassano un milione a testa per la traversata e scaricano solitamente i clandestini in acqua prima dell'approdo, quando vengono intercettati. Anche ieri, avvicinati da una motovedetta, tre traghettatori hanno scaricato in ma¬ re i bambini per costringere gli adulti a gettarsi anche loro, per salvarli. I carabinieri sono rimasti a distanza di sicurezza, guardando gli scafisti che gettavano in mare i piccoli. Non potevano avvicinarsi di più e indurre i traghettatori in una nuova nuova spericolata manovra: il gommone, con le sue eliche, avrebbe potuto falciare i naufraghi. Una donna ha tentato di afferrare il suo piccolo gettato in acqua, ma uno degli scafisti l'ha sollevata, gettando in mare anche lei. Alla fine si sono ritrovati tutti sulla spiaggia di Frigole, avvolti nelle coperte. Trenta profughi, di cui nove donne. I bambini sono stati salvati dai loro genitori, e i carabinieri hanno dato una mano a tutti, tuffandosi. Una donna, a pochi metri dalla riva, l'hanno ripescata abbracciata al figlioletto. Stanno bene e già in serata, trasferiti nella caserma dei carabinieri di Mclcudugno, prima di essere alloggiati nei centri di accoglienza, hanno potuto boro latte caldo e mangiare, aiutati anche dai volontari della Caritas. Mentre i piccoli dormivano, il più grande, di quattro anni, ha ricevuto in regalo qualche giocattolo. Gliel'hauno portato i carabinieri. L'episodio di ieri non è diverso da quelli avvenuti in passato: un anno fa, a settembre, 29 curdi furono gettati in mare e.salvati dopo alcuno ore. Erano aggrappati agli scogli ili Torre dell'Orso, vicino ad Otranto. Pochi giorni dopo 11 albanesi, e tra loro un bambino di tre anni, furono abbandonati sii un gommone con il motore in avaria a 12 miglia dalla costa pugliese. Ma nessuno dei disperati rinuncia. Ieri una donna ili 70 anni, irakena di etnìa curda, dopo avere attraversato il Canale d'Otranto in gommoni;, è stata fermata dalla polizia mentre tentavi! di raggiungere, insieme con altri sei clandestini, la stazione di Barletta. Ila chiesto asilo politico e ora si trova nel Centro di accoglienza ili BariPalese. Sandro Tarantino

Persone citate: Sandro Tarantino

Luoghi citati: Albania, Barletta, Kosovo, Lecce, Otranto