«Hanno sbagliato i conti» di Irene Pivetti

«Hanno sbagliato i conti» «Hanno sbagliato i conti» Pivetti: «Mi avevano detto che il mio sì era superfluo» ONOREVOLE Pivetti, come ha saputo che Prodi è stato battuto alla Camera? «Como tutti, dalla tv». Lei è una delle responsabili della caduta di Prodi... «No, guardi, Prodi ò caduto perche ha fatto male i conti». Politicamente? «No, intendo dire matematicamente, Senta, io non sono una sprovveduta, e se non sono andata a votare ci sarà pure una ragione, no?» E quale sarebbe? «L'altr'ieri mi avevano detto che c'erano i numeri sufficienti per la fiducia, tanto mi è bastato per starmene a casa con mia figlia». Scusi, innanzitutto lei come avrebbe votato? «A favore, a favore. E questo non perché mi senta vicina all'Ulivo, ma perché trovo assurdo far cadere un governo in un momento delicato come questo. Con la Finanziaria da approvare, l'ingresso in Europa da consolidare, l'economia da sostenere. Ma, lo ripeto, io non sono comunque organica alla maggioranza-Prodi, neanche dopo la scissione di Rifondazione, questo sia chiaro». Allora chi le ha detto che avrebbe anche potuto non andare a votare? «L'altro ieri ho avuto contatti telefonici con parecchi esponenti della maggioranza, Loro sapevano come avrei votato. Ho sentito Prodi, poi Veltroni, e per ultimo mi ha ragguagliata sui vari movimenti il ministro degli Esteri Dini. Prodi mi ha detto che il mio voto poteva essere determinante. Io gli ho risposto: "presidente, o lo è, e allora vengo, o non lo è, e allora resto a casa. Fatemi sapere"». Cosa le hanno fatto sapere? «Che avevano i numeri sufficienti per dare la fiducia a Prodi E io me ne sono rimasta a casa Ma non mi stupisce più di tanto quel che è accaduto, Prodi sta raccogliendo quello che ha semi nato. L'altro ieri, per esempio, ha tenuto un discorso troppo du ro ed ha sopravvalutato le sue forze». Però lei l'avrebbe votato: non è in contraddizione? «Per nulla. Il mio sì non sarebbe stato politico. Si trattava di una scelta personale, per non far fare una figuraccia all'Italia, non a Prodi. Ma, comunque, il mio voto non sarebbe servito a nulla. Al massimo Prodi avrebbe impattato, e con 313 voti a favore e altrettanti contro non avrebbe avuto la fiducia comunque». [ila. cor.] L'ex presidente della Camera Irene Pivetti

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