UN CLIMA PESSIMO

UN CLIMA PESSIMO UN CLIMA PESSIMO DICIAMO subito che è stato ingeneroso, se non peggio, il modo in cui la Camera ieri ha licenziato Prodi: tra lazzi, applausi, insulti, perfino una mezza rissa davanti al portone di Montecitorio. Un clima pessimo, che non fa sperare nulla di buono. E che non ha tenuto in alcun conto né i meriti di un governo che ha completato il risanamento dell'economia e ha portato l'Italia nell'Euro, né le difficoltà di un Paese che ha davanti le scadenze più impegnative. Adesso la parola passa a Scalfaro. 11 Capo dello Stato, per prima cosa, verificherà se esistono le condizioni per far tornare in pista Prodi. Se il leader dell'Ulivo sarà in grado di rimettere insieme la sua maggioranza, o di allargarla a nuovi alleati, bene. Altrimenti Scalfaro dovrà prendere atto che una fase politica s'è chiusa. A quel punto, lo sbocco sa rebbero le elezioni. Ma al di là di tante dichiarazioni, sono in molti a non volerle. E di conse guenza, prima di passare allo scioglimento delle Camere, il Quirinale tenterà fino in fondo di costruire un nuovo governo. Il Presidente della Repub blica è vincolato, per non dire obbligato, a questo percorso, dal precedente di quattro anni fa. L'alternativa «o Prodi-bis o elezioni» è destinata a resiste re, insomma, più o meno quanto resse quella di Berlusconi. Così, se veramente Prodi sarà costretto a passare la ma no, è prevedibile che si apra la strada a un governo a termine, tecnico o tecnico-politico, mi rato ad approvare la Finanzia ria e a mantenere l'appuntamento con l'Europa. Per un governo del genere, va detto, non mancano candidati. E Ciampi, Dini e i due presidenti delle Camere, sono già nella rosa.

Persone citate: Berlusconi, Ciampi, Dini, Scalfaro

Luoghi citati: Europa, Italia