Tra Bonolis e Carrà duello sotto la luna

Tra Bonolis e Carrà duello sotto la luna Tra Bonolis e Carrà duello sotto la luna A una parte la lotteria e i suoi biglietti, dall'altra numeri corrispondenti a peso, altezza, punto vita, bicipiti. Da una parte il miliardo settimanale di premio che dovrebbe rilanciare i fasti della Lotteria di Capodanno mortificata dalla falsa vincita di due anni fa, dall'altra nessun premio né in denaro né in natura, ma solo la voglia di giocare ed esibirisi. Da una parte le storie, tante, di gente piccola piccola che ha afferrato la fortuna per la coda oppure se l'è vista sfuggire dalle dita, dall'altra parte la caccia all'uomo-donna del Duemila corredato dalla scheda del suo ipotetico com'è, che fa, cosa pensa, che potrebbe piacergli, che potrebbe mangiare, che potrebbe appassionarlo. Da una parte Raffaella Carrà, madonna dei miracoli televisivi, unica star femminile del piccolo schermo, perfetta macchina macina ascolti capace di arrivare, la scorsa stagione, e per la terza volta consecutiva, con lo strappacuore «Carràmba che sorpresa», a nove-dieci milioni, dall'altra parte Paolo Bonolis, la lingua più veloce del video, l'unico intrattenitore della generazione che viene dopo i Baudo, i Buongiorno, i Corrado, che faccia sfracelli di pubblico dovunque venga collocato, forte di un «Beato tra le donne» che ha marciato alla grande e di un «Tira e molla» preserale che ha sconfitto la concorrenza. Da una parte, e la parte è l'ammiraglia Raiuno di Agostino Sacca, «Carràmba che fortuna», versione soft senza riconcongiungimenti al singhiozzo, della vecchia formula di portare in palcoscenico la famosa «ggente» perché racconti cosa le è capitato, dall'altra parte, ed è Canale 5 di Maurizio Costanzo, «Darwin», gioco non gioco costruito come un percorso antropologico, con ospiti illustri ecomuni mortali, costretti a misurarsi sulla razza umana, sul come è oggi e sul come potrebbe diventare in futuro. La sfida, lunga tre mesi, comincia sabato 3 ottobre alle 21. Raffaella Carrà ha dalla sua un'onda lunga e ininterrotta di successi, una comunicativa travolgente, il piacere di raccontare una storia in cui tutti possano identificarsi, la fiducia del pubblico medio, quello fatto da zie e nipoti che la sera del sabato si schiaffano davanti alla tv e non si alzano più. Paolo Bonolis ha dalla sua un'energia vitalista che lo fa apparire caricato elettricamente, ìa battute pronta, a volte volgarotta e a volte no, un ritmo implacabile davanti al quale è duro perfino allo spettatore tirare il fiato, la simpatia di una fetta di giovani che al sabato sera aspettano faccia notte per andarsi a scaricare in discoteca. Lei ha la lacrima pronta sul ciglio, lui il sudore a rivoli sulla fronte. Lei sa aprirsi in risate contagiose, lui sa punzecchiare con perfidia. [Simonetta Robiony] Raffaella Carrà contro Bonolis, gente comune protagonista da una parte e dall'altra. Lui ha dalla sua un'energia vitalistica che lo fa apparire caricato elettricamente, lei un'onda ininterrotta di successi e la fiducia del pubblico Raffaella Carrà contro Bonolis, gente comune protagonista da una parte e dall'altra. Lui ha dalla sua un'energia vitalistica che lo fa apparire caricato elettricamente, lei un'onda ininterrotta di successi e la fiducia del pubblico