QUELLE INAUDITE ALLEANZE

QUELLE INAUDITE ALLEANZE SUONI DI FRONTIERA QUELLE INAUDITE ALLEANZE Arto Lindsay, vita e opere di un artista contaminato ARTO Lindsay è un ibrido in carne e ossa, un esempio vivente di quella contaminazione fra culture lontane di cui tanto si parla. Brasiliano con sangue anglosassone, è nato in America Latina ma cresciuto a New York e proprio in quella città ha debuttato alla fine dei Settanta, come chitarrista dei Dna, con una musica che più lontana dai tropici non si poteva. La chiamavano «no wave», era un rock negativo e pessimista che ereditava le macerie del punk e, se possibile, cercava di suonara ancor più nichilista. Un'infatuazione giovanile presto superata. Perché' dopo quello Lindsay si è messo a «pensare positivo», non abbandonando New York e la frangia più inquieta della sua scena ma impegnandosi a uscire dal puro terrorismo sonoro. Ormai fanno vent'anni di carriera e i risultati sono tanti. Una decina di album come protagonista, da solo, con i Dna o con gli Ambitious Lo- vers; collaborazioni e prestigiosi «carneo» in decine di album della Nuova Frontiera con John Zorn, i Lounge Lizards, Laurie Anderson, Alien Ginsberg, Ryuichi Sakamoto; produzioni ammirate per Caetano Veloso e David Byrne; e, negli ultimi anni, una curiosa e originalissima riscoperta delle radici brasiliane. E' proprio questo Lindsay che si è fatto largo nel mondo della musica di culto e ha colpito soprattutto la critica, letteralmente infatuata di lui; dischi come «O Corpo Sutil», con l'inaudita alleanza fra Caetano Veloso e Brian Eno, Bill Frisell e Anton Carlos Jobim, o come «Mundo Civilizado», ricco dei melodie seducenti e molto brasiliane ma capace anche di generare un futuristico nuovo come «Hyper Civilizado», un ed edito contemporaneamente all'album originale con i remix delle stesse canzoni in stile techno trance. Arto Lindsay sarà al Salone con la sua nuova band e il repertorio che ha già presentato nei mesi scorsi in alcune fortunatissime date qui da noi. L'Italia è un Paese speciale, per lui, per una sottile sintonia che lo ha portato anche, nei mesi scorsi, a lavorare con gli Avion Travel, prima remixando il loro famoso hit sanremese, «Dormi e sogna», e poi producendo il nuovo disco, che dovrebbe uscire entro la fine dell'anno. Anche il suo ultimo album porta un segno italiano, con un titolo in lingua giusto per il brano di chiusura. E' un titolo che vale anche come portafortuna per questo concerto torinese: «Auguri». Riccardo Bertoncelli Arto Lindsay (nella foto) è in concerto all'Auditorium del Lingotto giovedì 8 ottobre alle 21. E' uno degli appuntamenti organizzati direttamente dal Salone della Musica.

Luoghi citati: America Latina, Italia, New York