Ancora GIOVANI PAROLE di Giovanni Tesio

Ancora GIOVANI PAROLE Ancora GIOVANI PAROLE GIOVANI ma non solo giovani le parole della «Settimana Letteraria Torinese» la cui prima edizionee, curata dall'Osservatorio Letterario Giovanile del Comune, prosegue fino al 7 ottobre con incontri, performance, letture, passeggiate, aperitivi, giocolerie. Un bel po' di scrittori torinesi e non (Voltolini con Scarpa e Carabba, Quarzo e Mignone con Piumini, Orengo con Biamonti e Tadini). Un bel po' di eventi che toccheranno luoghi consueti e inconsueti della città in una sorta di laboratorio aperto e festoso. Dall'Unione Culturale «Franco Antonicelli» al Café Liber. Dal Café Procope al Teatro Juvarra. Dal Cinema Massimo ai Red Docks. Per non dire di portici, piazze, gazebi dislocati in via Garibaldi, piazza Palazzo di Città e via Cesare Battisti. Piccola novità che, come a Mantova, per qualcuna delle manifestazioni sia previsto un biglietto d'ingresso al prezzo lieve di 3 mila lire (2 mila il ridotto, gratis i possessori della carta «Pass 15»). Una scommessa che viene da un lungo lavoro di preparazione che l'Osservatorio Letterario (coordinato da Graziella Ruggiero) compie ormai da nove anni. Parole da bere e parole da vestire, parole sedute e parole in moto (tre passeggiate letterarie in giro per il centro). Parole giocate quelle ispirate via via da Queneau, Pennac e Pérec. Parole fotografate quelle in mostra per «Silenzi compressi» (venerdì 2 ottobre ore 18 all'Unione Culturale con i ritratti che Alessandra Tinozzi ha scattato a dieci scrittori torinesi: da Canobbio a Favetto, da Remmert a De Marchi, dalla Bertolo alla Montrucchio. Parole terapeutiche quelle di Ricardo Montserrat e del gruppo multietnico di Kervé, quartiere molesto della città bretone di Lorient, in cui s'ambienta il noir «Zona d'ombra» pubblicato in Italia da Hobby & Work. Un poliziotto dal volto molto umano, una donna in preda alla solitudine, un passato che non smette di tornare, un soffocante perbenismo da sconfiggere, un grave disagio sociale da medicare. Per discutere se un esperimento analogo sia mai possibile tra via Saluzzo e via Berthollet, al teatro San Salvario di via Baretti 4 ore 21, insieme a Monserrat, ci saranno - per iniziativa di «TorinoSette» - Giuseppe Culicchia, Marco Neirotti ed Enrico Remmert. Momento non collaterale, la premiazione di «Opere d'inchiostro». Diciannove microracconti selezionati tra i 247 che hanno partecipato all'annuale cimento letterario da ogni parte d'Italia. Tutti dunque al Café Procope (sabato 3 ottobre ore 17,30) ad un incontro di autori e di letture che, Dylan Thomas permettendo, promette di andare molto al di là di una foto-ritratto da «giovani cani». Giovanni Tesio (Nella foto, «Portici d'inchiostro», ovvero un 'arcata di Piazza Palazzo di Città con lastra trasparente sulla quale sono incisi alcuni versi). Ancora GIOVANI PAROLE

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