Torino set

Torino set Torino set D OVE' Mario Soldati? Cercatemi Mario Soldati! Ma dove diavolo è finito Mario Soldati?». Nel 1937, sul set torinese di «La contessa di Parma», uno dei più bei film di Alessandro Blasetti (tra gli interpreti c'erano Elisa CeganiAntonio Centa, Maria Denis, Umberto MebiatiNunzio Filogamo e Osvaldo Valenti), questo grido risuonava molto spesso. A raccontarlo è Enrico Paulucci, grande artista che sta per compiere 97 anni ed è stato intervistato da Lorenzo Ventavoli nell'ambito di Astifest-Cinema & vigneto. Paulucci aveva curato le scenografie di «La contessa di Parma», e proprio grazie a queste scenografie l'estroverso Soldati (aiuto regista e sceneggiatore del film) riusciva a nascondersi. «Si celava sotto un trespolo che io stesso avevo costruito con un fiasco di vino. Aveva fatto amicizia con alcuni tecnici e beveva allegramente con loro: però il suo apporto al set era molto importante, data la sua grandissima intelligenza». Paulucci, che si era dedicato all'arte e al cinema dopo essere stato il portiere titolare della Juventus negli Anni Venti, ricorda quel film di Blasetti con grande lucidità anche perché fu l'occasione per far debuttare nel cinema Valentino Brosio, destinato a un'importante carriera come produttore. «Fui io a chiamare Vaentino, piemontese come me. E lui si mise subito in ottima luce come addetto alla produzione invitando molte signore dell'alta società per una scena di ballo. Così avemmo un gran numero di comparse gratuite: e, siccome erano vere nobildonne, a scena fu una delle più riuscite di tutto il film».

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