LA CARNE E L'ANGELO di Monica Sicca
LA CARNE E L'ANGELO LA CARNE E L'ANGELO PIRANDELLISMO»: nelle antologie scolastiche, l'ultima produzione teatrale del grande scrittore siciliano viene liquidata in fretta, con questo termine che vuol indicare ripetitività dei temi e macchinosità delle situazioni, riduzione insomma della sua straordinaria forza drammatica a maniera. Contro questo tipo di lettura, prendendo spunto dalla messa in scena di Gabriele Lavia per lo Stabile torinese di «Non si sa come», in cartellone dall'11 novembre al 6 dicembre, il Centro Studi del Tst, con il Crut (Centro Regionale Universitario per il Teatro) e il Dams di Torino, ha pensato ad un convegno di studi dal titolo «Pirandello, la carne e l'angelo», che si terrà al teatro Carignano il 2 e il 3 ottobre, ad ingresso Ubero e valido come aggiornamento per insegnanti. Roberto Alonge, docente dell'Università di Torino che da molti anni studia Pirandello, spiega che non è d'accordo con la critica tradizionale, con gli studi che hanno insistito sulle prime opere del Maestro di Girgenti, ovvero quelle che vanno da «Liolà» ai «Sei personaggi» fino all'«Enrico IV», e che sono state certamente le più rappresentate. In realtà, sostiene Alonge, proprio l'ultimo decennio sembra rivelarsi estremamente ricco, sul piano umano e creativo: «Nel '25 Pirandello diventa capocomico, si mette alla testa di un suo teatro, il Teatro d'Arte di Roma, e si innamora in maniera assoluta e devastante della giovane prima attrice, Marta Abba, che diventerà la sua musa ispiratrice», racconta Alonge, motivando così la scelta del titolo. Per il convegno si realizzerà una sinergia con la Svizzera, grazie agli interventi di Wolfgang Sahlfeld e Giovanni Cappello dell'Università di Neuchàtel sull'influsso di Pirandello nella drammaturgia tedesca e francese. I lavori, che si apriranno il 2 ottobre alle 9,30, prevedono poi la partecipazione di Gigi Livio con «Le ragioni della grandezza di Pirandello», di Roberto Tessari su «Marta Abba, la carne e l'angelo», di Antonio Attisani su «Quando si è qualcuno», di Alonge su «Immaginario femminile e "Non si sa come"». Il sabato sarà dedicato a «Mettere in scena Pirandello»: Federica Mazzocchi parlerà del Pirandello di Strehler alle 9,30, mentre in chiusura è prevista una tavola rotonda con i registi Massimo Castri, Beppe Navello e Luigi Squarzina, oltre a Lavia che torna per la seconda volta a «Non si sa come» dopo una regia dell'82, ma questa volta vestirà anche i panni del protagonista. E altre due iniziative: un seminario di Alonge con gli allievi di «Istituzioni di regia» che partecipano alle prove dell'allestimento, ed un ciclo di cinque lezioni, «Per conoscere Pirandello», destinate al pubblico più ampio alla Galleria d'Arte Moderna, il giovedì dal 5 novembre al 3 dicembre alle 17,30. Info telefono 011/5169484 e 011/8177789. Monica Sicca Gabriele Lavia (a fianco) porterà in scena «Non si sa come» di Luigi Pirandello (qui sopra) al (filale è dedicato il convegno promosso dallo Stabile in basso Adriana Innocenti LA CARNE E L'ANGELO
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