Magnetar in vista

Magnetar in vista Magnetar in vista // 27 agosto un potente fiotto di energia X e gamma ha investito la Terra-, veniva da un astro misterioso IL 27 agosto scorso la Terra è stata illuminata da un lampo invisibile, una esplosione di energia proveniente da 20.000 anni luce di distanza. La causa dell'insolito bombardamento sarebbe uno strano corpo celeste: la magnetar, cioè una stella di neutroni supermagnetica. Il fenomeno è avvenuto sopra della costa occidentale degli Stati Uniti, in quel momento immersa nella notte. Per cinque minuti la ionosfera (situata tra i 60 e gli 80 chilometri di altezza) è stata colpita da un fascio di raggi gamma e X provenienti dall'esterno del sistema solare. Le radiazioni hanno causato il fenomeno della ionizzazione, nel corso del quale gli atomi perdono alcuni elettroni. E' un processo che avviene continuamente nella parte di atmosfera rivolta verso il Scie e quindi sottoposta alla sua energia. Ma questa volta il Sole non c'entra. «E' stato - dice Umran Inan, dell'università americana di Stanford come se lassù nella ionosfera la notte si fosse improvvisamente trasformata in giorno». Proprio gli strumenti della Stanford hanno rilevato l'improvviso cambiamento. Il gruppo guidato da Inan, infatti, tiene costantemente sotto controllo il livello di ionizzazione di quella parte di atmosfera: in quei 5 minuti del 27 agosto il livello è stato pari a quello provocato dal Sole. Nello stesso istante 7 satelliti, in orbita o in viaggio nel sistema solare, stavano rilevando un potente lampo gamma. Tra questi c'era l'italiano «Beppo» Sax, lanciato proprio per lo studio di questi fenomeni. «Il lampo del 27 agosto - dice Marco Feroci dell'Istituto di astrofisica spaziale del Cnr - è stato così potente da mandare a fondo scala tutti i rivelatori del satellite: un evento eccezionale per una sorgente già nota». L'oggetto responsabile della cascata di energia del 27 agosto è indicato solo da una sigla: SGR 1900+14. Conosciuto per diverse esplosioni gamma precedenti, è considerato un buon candidato per il modello delle «magnetar». Secondo le attuali ipotesi sarebbero stelle di neutroni (ciò che resta di alcune grandi stelle do¬ po la loro esplosione in supernova) dotate di un campo magnetico molto superiore rispetto alle altre, così potente da spaccare la superficie della stella causando una specie di movimento tellurico seguito da un enorme rilascio di energia. La coincidenza tra le osservazioni della ionosfera e quelle astronomiche ha permesso una prima ricostruzione della storia del 27 agosto. Prima di tutto SGR 1900+14 si dimostra sempre più una magnetar, almeno secondo i risultati presentati martedì 29 settembre durante una conferenza stampa organizzata dalla Nasa e da altre università Usa. Un forte terremoto stellare sulla sua superficie avrebbe quindi causato il lampo gamma osservato dai satelliti. Tanto per curiosità, secondo alcuni calcoli l'energia liberata in quella esplosione basterebbe per alimentare l'intera civiltà umana per un miliardo di miliardi di anni. Quanto alla Terra, l'atmosfera, investita dai raggi gamma e X, si è ionizzata, disturbando le comunicazioni radio nella parte del globo rivolta verso SGR 1900+14. «Tutto questo commenta Inan - dimostra che la Terra non si trova in uno splendido isolamento. Il nostro ambiente è influenzato anche da energie provenienti da remoti angoli dell'universo». Americo Borianti!

Persone citate: Americo, Marco Feroci, Stanford, Umran Inan

Luoghi citati: Stati Uniti, Usa