PATTERSON: SERIAL KILLER CONTRO L'UOMO NERO

PATTERSON: SERIAL KILLER CONTRO L'UOMO NERO PATTERSON: SERIAL KILLER CONTRO L'UOMO NERO GATTO &TOPO James Patterson Longanesi pp. 372 L. 32.000 AMES Patterson è un newyorkese cinquantenne che, ora, vive in una bellissima casa d'inizio secolo nell'esclusiva contea di Westchester, là dove l'Hudson scorre ancora, agreste e maestoso, tra boschi e silenzi prima di perdersi - solo mezz'ora più tardi - nei fumosi cementi della Grande Mela. Non che prima se la passase così male: era infatti arrivato ad essere presidente della J. Walter Thompson, premiata agenzia di pubblicità. Ma la vera fama - ed i veri dollari - sono un dono di Alex Cross, il suo investigatore nero cui il cinema ha dato il volto antico di Morgan Freeman («Il collezionista» e, prossimamente, «E venne un ragno»), contro la sua precisa volontà: «Semmai è un Denzel Washington. A Hollywood non capiscono un accidenti: come fa ad avere sessant'anni o giù di lì uno che, sì, è vedovo ma che ha in casa una nonna (Nana Marna), due figli piccoli (Damon e Jan- nie) e la loro preside (Christine Johnson) come amante?». A proposito di Cross: l'ultima avventura lo vede oggetto della vendetta di Gary Soneij, killer ossessivo e maniacale catturato anni prima ed ora evaso dal carcere con l'idea fissa di avvicinarsi a lui attraverso una crudele serie di delitti giocando - di qui il titolo - a Gatto & Topo prima dell'unghiata fatale. La struttura del romanzo è semplice, come nel precedente Jack 8- Jill: un eroe positivo ricco di tutte le virtù contro uno negativo, simbolo di ogni malvagità. Là si trattava di proteggere il Presidente e la moglie (nome in codice appunto Jack e Jill), qui di salvare la propria pelle e quella della famiglia. Ma, stranamente, ucciso l'odioso Soneij, l'incubo non cessa. Anzi, peggiora. Il killer, quasi prevedendo un'indecorosa fine, ha lasciato in eredità una sorta di congegno ad orologeria appaltando i suoi geni del male ad un vecchio e imprevedibile «compagno di merende» che continua l'opera, se vogliamo, addirittura con maggiore accanimento fino all'inevitabile colpo di scena finale. Rispetto alla linearità delle altre novels, qui si assiste a qualche acrobazia di troppo: il parallelismo strutturale, ad esempio, tra Cross ed il suo avversario da una parte, e quello tra Thomas Pierce (inconsueto agente Fbi) ed il suo fantomatico Mr. Smith (inafferrabile serial killer che semina vittime su entrambe le sponde dell'oceano), dall'altra. Le due vicende finiscono per confluire, ruscelli che cercano lo stesso fiume, ma talvolta i corsi (e i ricorsi) si intorbidano a tal punto da creare qualche ingenua (o troppo furbesca?) confusione. Sullo sfondo, Washington e la sua società nera che, pur d'elite, concentra ancora nelle sue donne (Nana Marna e Christine) la custodia della memoria storica, della tradizione, del potere famigliare trattando i suoi uomini (lo stesso Cross ed il socio) come eterni bambini in crescita, continuamente da proteggere e consolare con la lora matura saggezza. Ma perché un «profondo bianco» come Patterson ha sentito il bisogno di creare un mito nero, colto, raffinato, washingtoniano, Porsche scura, Sojourner Truth Scool per la progenie, Casa Bianca e dintorni in cima al carnet d'indirizzi? Quanto marketing distilla dalla sua precedente professione? Risposta: «Molto e niente. Niente, perché ho sempre detestato gli stereotipi secondo i quali i neri d'America nel destino e nel Dna non posseggono altro futuro che violenza, disordine, incapacità di adeguarsi alle regole, salvo poche Morgan Freemai dà al cir il volto ad Alex l'eroe n di Jame; Pattersc che per obietta: «E' trop anziano io avrei preferit Denzeil Washinj GATTO &TOPO James Patterson Longanesi pp. 372 L. 32.000

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