Deludono le crono-azzurre di Gianni Romeo

Deludono le crono-azzurre I Mondiali in Olanda entrano nel vivo: ieri bronzo per Pozzato Deludono le crono-azzurre Nella prova junior il Henne vicentino ha perso l'oro solo sull'ultima salita MAASTRICHT DAL NOSTRO INVIATO Gli occhi di Jeannie Longo sono grigi come il cielo del Ijmburgo. Grigi e freddi. Venti giorni prima di compiere 40 anni, la francese che aveva fatto uscire dal limbo il ciclismo femminile, tre Tour vinti e 12 maglie iridate assortite, deposita la sua corona ai piedi dell'olandese Zijlaard-Van Moorsel. Ieri era in palio il primo titolo «vero», quello della cronometro femminile, che la Longo aveva monopolizzato nelle ultime tre edizioni. Sul nervoso circuito di MaastrichtValkenburg, fra curve e controcurve, discese e impennate traditrici, la sua potenza s'è esaurita. E' giunta quinta, semplicemente per ragioni anagrafiche. Ma prima di celebrare il funerale, aspettiamo sabato la prova su strada. Aspettiamola con le nostre Cappellotto e Luperini, che ieri volevano solo rompere il ghiaccio. Se è così, l'hanno rotto con estrema delicatezza, come si conviene alle signore di buone maniere, perché sono terminate nelle retrovie. Da Alessandra Cappellotto, terza due anni fa in questa prova, era lecito attendersi qualcosa di più. Ma le attenzioni, anche degli osservatori neutrali, ieri erano tutte riservate all'olandese Van Moorsel, capelli rossi e occhi tentatori, 28 anni, davvero una ragazza che non passa inosservata. Curiosa la sua storia: dopo aver vinto due Tour, a cavallo fra Canins e Luperini nel '92 e '93, diventò bulimica, arrivando a pesare 90 chili, e sembrò finita non solo come atleta. Ma si è ripresa davvero bene, anche se la battaglia è stata durissima. Appena 37 centesimi il suo vantaggio, dopo 23 km, sulla russa Zabirova. E' il momento delle «crono», ai Mondiali, in attesa che da domani partano le corse su strada (oggi arriva la squadra azzurra dei professionisti). Se il ciclismo venisse interpretato come una scienza esatta e non come una sfida nella quale umori, alleanze, intelligenza tattica e ardire giocano la loro parte decisiva, dovrebbe essere riconosciuto come vero campione del mondo il vincitore della corsa contro il tempo. Il cronoman è solo con se stesso ma anche contro se stesso, le sue paure, il senso dell'ignoto e dell'esatta distribuzione delle forze. Non c'è scia da tenere, ruota da succhiare, ma solo una disperata volontà da esprimere scaricando sui pedali tutta la potenza possibile. In questa specialità l'Italia da molti, troppi anni non si è più affacciata alla finestra della gloria. Fu Moser l'ultimo vero specialista, e prima di lui Gimondi, senza risalire a Coppi. Un vento di speranza dovrebbe arrivare oggi da Velo e Malberti, due giovani (24 e 22 anni) che non vogliono far da comparse. «Nei primi 5 con mire di podio» ha detto Velo, gregario di Pantani. «Nei primi 10» ha replicato il più giovane Malberti, gregario di Bartoli. Sarà una gara tutta da godere, dicono, molto incerta, anche se ha nello spagnolo Abraham Ola¬ no il favorito d'obbligo. Olano è uscito in gran forma dalla Vuelta vittoriosa, non avrà contro gli ultimi due vincitori Zùlle e Jalabert. Se l'Italia con Velo e Malberti scruta il futuro prossimo, grazie a Filippo Pozzato porta lo sguardo con ottimismo un po' più in là, verso il dopo 2000. Filippo Pozzato ieri ha infatti conquistato il bronzo nella crono juniores. E' vicentino, ha 17 anni, uno in meno di quanto consentirebbe la sua categoria, un bel fisico, 1,81 di altézza. Dopo due terzi di gara (16 km su 23) era staccato di pochi centesimi da chi avrebbe poi vinto, lo svizzero Cancellare. Ha ceduto dopo lo strappo avvelenato del Cauberg, che aveva aggredito forse con troppa euforia. Ma va bene così, è un cavallo di razza, dicono i tecnici, che sa gestirsi in corsa, eclettico. Aveva già conquistato l'argento nell'inseguimento a squadre ai recenti Mondiali su pista a Cuba. Ora il bronzo nella crono, sabato la prova su strada. Ad maiora. Gianni Romeo Oggi il favorito nella sfida contro il tempo è Olano ma si spera che Velo e Malberti non siano solo comparse VALKENBURG £ MAASTRICHT 1998 L'azzurro Pozzato (a destra) sul podio con il nuovo campione iridato Cancellerà

Luoghi citati: Cuba, Italia, Olanda