LIPPI «Capitani, non giocate se gli striscioni vi offendono»

LIPPI «Capitani, non giocate se gli striscioni vi offendono» Il tecnico bianconero si unisce al coro di chi è favorevole allo sciopero dei calciatori e lancia un'idea originale LIPPI «Capitani, non giocate se gli striscioni vi offendono» TORINO. La miccia è corta. La rabbia di Marcello Lippi esplode con fragore. Non è la prima volta che il tecnico juventino fa la voce grossa, da quando la vicenda doping ha ammantato con un velo tutto e tutti. L'inchiesta di Guariniello sembra non avere fine, la pazienza di Lippi invece sì. Ogni giorno una nuova pagina, .altre msinuazioni, la Juye sempjre nel mirino;H vento contrario è diventato un tornado che rischia di travolgere i già delicatissimi equilibri di una squadra ancora alla ricerca di se stessa. Poteva essere una giornata di assoluta routine: mezza Juve in Nazionale, gli echi del campionato ovattati dalla lunga sosta. Invece è stato un pomeriggio di fuoco. Lippi, nei due giorni di sosta dopo la vittoria sul Piacenza, ha letto con grande attenzione i giornali, ha guardato la tv, ha soprattutto visto crescere la propria rabbia. Tanti gli argomenti di cui discutere, tantissime le risposte da dare. E come sempre quando qualcosa lo infastidisce, Marcello parte lancia in resta. Primo nodo, quello dello sciopero dei giocatori. Sentite Lippi: «Mi è piaciuta la determinazione di Zoff, una persona competente. Sono favorevolissimo, non solo al blocco del campionato, ma pure a tutte le iniziative che verranno adottate. I giocatori devono reagire con fermezza al vergognoso linciaggio quotidiano cui sono sottoposti, in attesa che le indagini facciano chiarezza. Ne ho discusso con Ferrara: i capitani dovrebbero accordarsi per non far iniziare le partite se ci sono striscioni offensivi. Così si arriverebbe alla famosa mezz'ora di ritardo sujle gare». . Si agita Lippi e chiama in causa Umberto Agnelli e chi ha travisato il senso delle sue parole: «Nessuno ha capito niente. Il Dottore non si riferiva al presente, ma al futuro parlando di campionato falsato. Come potranno concentrarsi i giocatori con addosso la paura di essere sbattuti in prima pagina? Vengono trattati come dei mostri, poi dopo tre quarti d'ora si dice di aver sbagliato. Capisco le lacrime di Calori. Per ora il torneo è regolare, i meriti hanno determinato l'attuale classifica. La chiarezza deve essere alla base di tutto, spero che al più presto si arrivi agli esami di sangue e urine». Mette Zeman nel mirino: «Non è per tornare sulla solita polemica, però non si può affermare che il tecnico della Roma non abbia detto nulla di grave. Su Del Piero ha fatto insinuazioni gravissime. Siamo a un punto in cui ogni cosa viene interpretata e manipolata a seconda di come fa comodo a chi scrive o conduce tramissioni tv. E non basta: molti di coloro che oggi parlano di doping sono cronisti di giudiziaria, sanno poco o nulla del nostro ambiente, sentono delle voci e senza pensarci su le riportano favorendo la circolazione di notizie che non trovano conferma». Poi di nuovo a bomba sulla Juve. Le ultime indiscrezioni attribuiscono alla squadra di Lippi sotterfugi di enorme gravità. L'altra sera in tv il presidente Chiusano ha anticipato l'invio di nuove querele. Di cosa si tratta? Lo spiega un Lippi sempre più disgustato: «Hanno detto che fa¬ cevamo le flebo per far scendere il valore dell'ematocrito ed aggirare così eventuali controlli. Ma quali flebo, ma quali controlli visto che non c'erano? Ho perfino sentito dire che si faccia uso di cocaina per migliorare le prestazioni. Non posso escludere che qualcuno l'abbia fatto a titolo personale, ma in tutte le squadre in cui sono stato ho sempre controllato che i giocatori non facessero cose sbagliate. Io resto della stessa opinione: nel calcio il doping non esiste. Sono convinto che i calciatori non prendano nulla senza sapere di cosa si tratta, a differenza di Muzio Scevola ci metto tutte e due le mani sul fuoco. Chi sostiene il contrario sfiora l'assurdo. I giocatori, quando sono raffreddati, evitano perfino gli spray nasali per paura che contengano sostanze proibite. Ad ognuno viene fornito un elenco di ciò che è vietato perché potrebbero poi dare risultati positivi all'antidoping. Noi speriamo che arrivino i controlli incrociati, cosi chi sbaglia pagherà e saranno fatti suoi. Ma vedrete che il calcio ne verrà fuori pulito». Infine tutta l'amarezza di chi si sente un bersaglio da troppo tempo: «Nello spogliatoio si parla di queste vicende, ci rendiamo conto che certe esagerazioni non riguardano soltanto noi. Ma sono 7 mesi che ci massacrano: prima con gli arbitri, poi con la politica ed il Palazzo, ora con il doping. Bisogna fare in fretta. I tempi della magistratura sono quelli che sono, ma è imponante che nel frattempo si metta un freno alla fuga di notizie dalle Procure». Fabio Vergnano «Nessuno ha capito le frasi di Umberto Agnelli: finora nulla è falsato, lo diventerà andando avanti così, con i mostri innocenti» «Zeman? Restano gravi le cose che ha detto Nel calcio non esiste doping anche se ce chi può aver preso cocaina per uso personale» LIPPI «o ricevuto n fermezza: giuriose di mezz'ora» LIPPI «o ricevuto n fermezza: giuriose di mezz'ora» giocate a «Nessuno ha capito le frasi di Umberto Agnelli: finora nulla è falsato, lo diventerà andando avanti così, con i mostri innocenti» «Zeman? Restano gravi le cose che ha detto Nel calcio non esiste doping anche se ce chi può aver preso cocaina per uso personale»

Luoghi citati: Ferrara, Torino