I trucchi di Picasso

I trucchi di Picasso I trucchi di Picasso A Firenze i suoi fotogrammi I musei tedeschi al Lingotto H O scoperto la fotografia. Posso uccidermi. Non ho più niente da imparare»: sono parole che una leggenda vuole pronunciate da Picasso sotto l'effetto dell'hashish, nel 1910. Ammesso che siano vere, testimoniano dell'importanza che il pittore attribuiva al mezzo fotografico, un'importanza che ci viene documentata dalla mostra Picasso e la fotografia in programma fino al 29 novembre nella Sala d'Arme di Palazzo Vecchio a Firenze. Curata, come il catalogo che l'accompagna (edito dai Fratelli Alinari) da Anne Baldassari, direttrice del Museo Picasso di Parigi, la mostra analizza il complesso rapporto dell'artista con l'immagine fotografica, un feeling che va dall'attività in prima persona (ad esempio il ritratto di Riccardo Canals del 1904, in cui mostra di padroneggiare brillantemente la macchina fotografica) alle ricerche sulle tecniche di stampa e sui fotogrammi, dalle relazioni fra la fotografia e alcune sue opere pittoriche (amava collezionare immagini di ogni tipo, da cui talora traeva ispirazione), alla documenta¬ zione del suo lavoro, sviluppata in collaborazione con amici come Brassai, Dora Maar, Duncan e Villers. La rassegna fiorentina indica come sia difficile mantenere steccati tra la fotografia e le altre arti visive. La teorizzazione dell'inutilità di questi steccati viene dagli organizzatori di un'altra mostra: Le collezioni di fotografìa nei musei tedeschi, visibile fino al 22 novembre, ai Portici del Lingotto di Torino. Attraverso circa 200 immagini provenienti da sette grandi musei tedeschi è possibile avere una panoramica della cultura fotografica in Germania e soprattutto capire quale sia il ritardo in questo campo del nostro Paese. In Italia gli archivi fotografici non sono di casa e le istituzioni che se ne occupano (come il Museo della Fotografia di Torino che ha organizzato la rassegna curata da Denis Curti) si contano sulla punta di una mano. Le opere in mostra vanno dal rigore formale di Lucia Moholi, fotografa del Bauhaus al trash delle performance Anni 70 di Jùrgen Klauke, conservate al Ludwig Museum di Colonia. Ir. mol.]

Persone citate: Anne Baldassari, Denis Curti, Lucia Moholi, Picasso, Villers

Luoghi citati: Firenze, Germania, Italia, Parigi, Torino